Mostra Serial killer chiude i battenti e ritorna a Londra

Gli organizzatori jesolani minacciati di querela in Germania per i diritti dell’esposizione di “Real bodies” a Dresda

JESOLO. Real Bodies sbarca in Germania e scoppia la polemica a Dresda, che per prima ha ospitato la mostra dei corpi plastinati nella storia. Proprio qui l’anatomopatologo tedesco Ghunter von Hagens lanciò questa mostra che Rigoni ha riproposto sfidandolo in casa con la sua, molto simile, nata a Jesolo. E adesso l’organizzazione tedesca è pronta con i suoi legali a far valere i possibili diritti. Si teme un contenzioso giuridico da decine di milioni.

Il promotore europeo, il trevigiano, ormai jesolano d’adozione, Mauro Rigoni ha innescato un’altra accesa discussione a Dresda dove è in allestimento la seconda tappa del tour mondiale. Alla presentazione ufficiale ha dichiarato: «In Germania c’è una grande cultura del naturismo e vorrei dedicare due giorni solo ai naturisti». Proprio come ha fatto a Jesolo.

Subito reazioni molto dure dalla comunità di Dresda, il promotore Rigoni è stato attaccato dalla stampa locale, e nazionale. «Pensavo di fare una cosa gradita al popolo tedesco», dice, «moltissimi hanno apprezzato e abbiamo avuto anche il plauso delle associazioni naturiste che hanno appreso inizialmente questa notizia con diffidenza, ma dopo hanno subito accettato con entusiasmo e ci sono stati moltissimi commenti positivi. Una cosa simile non era mai accaduta qui. Un po’ come ai tempi del Tropicarium di Jesolo. Il popolo tedesco è molto avanti su questi temi. Abbiamo dovuto prolungare per due giorni perché si sono iscritte già 5.000 persone, un numero che ci ha colto di sorpresa, e se serve faremmo altre giornate. Per il resto, sappiamo di aver sfidato proprio in casa la mostra che prima ha svelato il mondo dei corpi plastinati, ma siamo pronti anche a eventuali cause o querele, come ci è stato ventilato».

La mostra jesolana è reduce da oltre 200 mila presenze a Lisbona, dove anche il presidente del Portogallo Marcelo Rebelo de Sousa è venuto a visitarla. A Jesolo, la mostra “Serial Killer, dalla vittima al carnefice”, che fa sempre parte della neonata società Venice Exhibition, prima di chiudere i battenti oggi, presenta in anteprima mondiale la prima riproduzione forense della scena di uno dei più agghiaccianti massacri compiuti dal sanguinario mostro di Firenze.

L’allestimento appena realizzato dal criminologo Roberto Paparella, che attraverso documenti fotografici originali e rilevazioni scientifiche dell’epoca ricostruisce fedelmente l’ambientazione di uno dei delitti più efferati del misterioso omicida. La mostra, che fa parte sempre della galassia di Rigoni, chiuderà oggi perché dovrà tornare a Londra.

Giovanni Cagnassi

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