Mostra del Cinema: teli e pannelli per coprire il "buco" del Lido

Oscurato il cantiere abbandonato del Palazzo del Cinema mai realizzato. La Mostra comincia il 27 agosto, prevista la solita invasione

LIDO. Teli oscuranti e pannelli di copertura, anche a uso pubblicitario, per nascondere al pubblico della Mostra del Cinema che sta per calare in laguna per la nuova edizione, che il “buco” del nuovo Palazzo del Cinema nai costruito è ancora lì, in attesa che qualcuno si decida a colmarlo per realizzarvi una nuova struttura. Se ne occuperà Vela per conto del Comune, per cercare così di limitare l’impatto visivo del cantiere ancora abbandonato, come ha stabilito qualche settimana fa la Conferenza di Servizi con tutti gli enti interessati che ha stabilito l’assetto logistico degli spazi riservati al Festival del cinema che si inaugurerà tra pochi giorni, il 27 agosto.

La risistemazione dell’area del “buco” è del resto in questo momento l’ultima preoccupazione del commissario straordinario Vittorio Zappalorto che ha ereditato la guida del Comune e che di un altro “buco” si deve occupare con più urgenza, quello dei conti di Ca’ Farsetti lasciatogli in eredità dalla Giunta Orsoni. Le dimissioni di sindaco e Giunta comunale hanno bloccato un percorso di recupero nell'area del “buco” al Lido che pareva avviato e che doveva vedere a settembre - secondo quanto annunciato - l'assegnazione della progettazione del nuovo edificio alla Sacaim, che avrebbe già dovuto costruire il nuovo Palacinema e che aveva raggiunto un accordo bonario con Ca' Farsetti, legato proprio alla nuova opera. La Sacaim reclamava inizialmente 18 milioni di euro di danni subìti già richiesti all'allora commissario straordinario al Palacinema Vincenzo Spaziante, che aveva rescisso il contratto d’appalto con l'impresa impegnata sin dall'inizio nel cantiere del nuovo Palazzo del Cinema mai nato. Ne era sorto un contenzioso tra impresa e Comune - che nel frattempo aveva ereditato le competenze di Spaziante - concluso poi appunto con un accordo bonario tra le parti che Ca’ Farsetti aveva sottoscritto con il commissario straordinario di Sacaim. L’accordo raggiunto allora prevede che in cambio alla rinuncia della richiesta di 18 milioni di euro di danni da parte di Sacaim, il Comune affidi all'impresa oltre ai lavori di chiusura del “buco” davanti all’ex Casinò, l’affidamento della progettazione di un nuovo “palazzetto” di dimensioni più contenute e la successiva esecuzione dei lavori. I soldi per la sua realizzazione dovevano venire, attraverso una ventina di milioni di euro a disposizione del Comune, dall’avanzo proveniente dalla vendita dell’ex Ospedale al Mare per la realizzazione del nuovo edificio per il mercato del film, da circa 2500 metri quadrati e per la risistemazione del piazzale e del verde pubblico.

Nel nuovo palazzo dovrebbe avere sede anche il mercato del film richiesto dalla Biennale. Un percorso tutto da definire di cui difficilmente il commissario si farà carico. E il “buco” rischia di restare a lungo lì dov’è. (e.t.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia