Mose, varato il sesto cassone a Malamocco
VENEZIA. Si chiama «M06 MB-B04« il sesto cassone che dalla piarda del cantiere di Malamocco è stato varato nonostante le condizioni meteomarine un pò instabili. Procedono così da cronoprogramma le operazioni di alloggiamento delle strutture del Mose. Dalla notte scorsa, per 12 ore continue, le squadre di ingegneri, tecnici, operai e sommozzatori si sono alternate per varare il sesto cassone (quinto di soglia). La struttura è stata calata in acqua mediante il syncrolift - il mega ascensore per consentire il galleggiamento del cassone in cemento armato - ed è stata agganciata al pontone «Giuliana«, il mezzo speciale per il trasporto e l’affondamento in trincea. I cassoni di Malamocco sono i più grandi dell’intera opera e misurano 60 metri di lunghezza, 48 metri di larghezza e 11,55 metri in altezza. Il pontone «Giuliana« è un concentrato di tecnologia tutta italiana, progettato e realizzato appositamente dalla Grandi Lavori Fincosit. Grazie a questa struttura ingegneristica galleggiante, i tecnici dell’impresa riescono a posare a -25m di profondità il cassone di 22 mila tonnellate con precisione millimetrica, comandando ogni operazione dalla cabina di controllo posta sul pontone stesso. Il pontone è infatti dotato di sistemi remotati di ogni tipo associati a un sistema di rilevamento della posizione computerizzato che permette ai tecnici di conoscere, in ogni istante dell’affondamento e della posa, la posizione precisa del cassone. Infine, con potenti martinetti idraulici gestiti da remoto, i tecnici riescono correggere la posizione finale al millimetro. Nel rispetto dell’ordinanza 127/2014 della Capitaneria di Porto di Venezia il traffico navale attraverso la bocca di porto è interdetto oggi soltanto per quattro ore: dalle 12 alle 16. Dalle 16 e fino al termine dei lavori di posizionamento del cassone, previsto per il 5 settembre, sarà possibile usare la conca di navigazione sia per l’entrata che per l’uscita dalla bocca di porto.
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