Mose, sperimentazione conclusa a Treporti. Ora la manutenzione si farà ogni dieci anni
Terminate sei paratoie su 21, costi troppo alti per Fincantieri. Slitta l’ok al progetto per il “revamping” delle dighe di cortesia

Si chiude la fase sperimentale della manutenzione del Mose, quella cioè compiuta da Fincantieri sulle sei paratoie della barriere di Treporti, anziché sulle ventuno come inizialmente previsto. Si attende ora l’avvio della fase strutturale, quella cioè che prevede il monitoraggio e la manutenzione di tutte e 78 le paratoie. Per quest’ultima, però, occorrerà aspettare la nascita della società in house dell’Autorità per la laguna deputata alla gestione della grande opera, e la stesura di un nuovo maxi-bando (o di più bandi).
La perizia di variante
Tre i punti all’ordine del giorno nel comitato tecnico amministrativo dell’11 marzo, a Rialto. Il più rilevante ha riguardato l’approvazione della perizia di variante presentata da Fincantieri a proposito della barriera di Treporti.
Come già anticipato, in sostanza Fincantieri ha comunicato che a causa di costi ben più alti rispetto a quanto preventivato, l’iniziale bando da 19 milioni di euro previsti per la fase sperimentale della manutenzione delle 21 paratoie è bastato a malapena a coprire i costi per il recupero di sole sei paratoie. All’esaurimento di quei soldi, il contratto sarà da ritenersi esaurito.
Già, ma quanti soldi servirebbero in più per completare l’opera? Per la manutenzione di tutte e 21 le paratoie di Treporti, le stime parlano di circa una cinquantina di milioni (31 in più rispetto a quanto previsto nella gara aggiudicata da Fincantieri nel 2021). Un risultato, garantiscono dall’Autorità per la laguna, è stato comunque raggiunto con il completamento di queste prime sei paratoie. Per la prima volta, cioè, è stato appurato che le manutenzioni possono essere fatte ogni dieci anni, anziché ogni cinque; in più, anche sotto l’aspetto dei costi (circa due milioni di euro a paratoia) non si naviga più nel buio.
La gara per la manutenzione
Questi due risultati saranno fondamentali nel momento in cui sarà bandita una gara per la manutenzione delle altre paratoie.
«L’esperimento di Fincantieri », erano state le parole del presidente dell’Autorità, Roberto Rossetto, solo pochi giorni fa, «ha portato a semplificare il ciclo manutentivo, in quanto il ciclo di cinque anni non è significativamente utile e il rapporto costi benefici era totalmente negativo. Quindi si può fare un ciclo manutentivo ogni dieci anni. In più ha dato indicazioni importanti su come conservare la paratoie, quindi gli interventi ad esempio sulle cerniere, sugli anodi, sullo spessore della vernice. Oggi sappiamo come controllare il tempo di vita delle paratoie».
Il comitato tecnico dell’11 ha portato anche all’approvazione del secondo stralcio di lavori per rendere impermeabile l’insula marciana. Tra le altre cose, questo segmento di cantieri porterà al rifacimento di alcune rive e alla sostituzione dei moduli frangiflutti in Bacino San Marco.
Rinviato al prossimo comitato tecnico, previsto per il 26 marzo, il terzo punto all’ordine del giorno, e cioè il progetto del “revamping” delle sei paratoie di cortesia del Mose, da dodici anni poggiate al suolo nell’ex area Pagnan di Porto Marghera. Il progetto è stato già affidato all’impresa consorziata Kostruttiva. —
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