Mose, paratoie bloccate dalla sabbia : a metà gennaio ci sarà il nuovo test

Si riprova a sollevare le barriere, sott’acqua da anni: 18 milioni di euro per la manutenzione della schiera di Treporti

VENEZIA. Le paratoie del Mose fanno flop. E al primo test di sollevamento, due anni fa, non sono più rientrate nei loro alloggiamenti. Troppa sabbia, detriti e sedimenti che si sono infilati alla base, impedendo il funzionamento del sistema. Due paratoie sono ancora sollevate dal fondo. Lo si vede chiaramente dalle recenti riprese subacquee.

Adesso il Consorzio Venezia Nuova dei commissari prova a correre ai ripari. E’ stato programmato un nuovo «test di sollevamento» per la metà di gennaio. Saranno azionate cinque paratoie della schiera di Treporti (canale di Lido Nord) sommerse da qualche anno e mai messe in funzione per la mancanza degli impianti. Prova necessaria, dicono i tecnici del Consorzio, «per la pulizia dei sedimenti che si sono accumulati nel recesso delle paratoie».

Le prime cinque barriere verso l’isola saranno sollevate, immettendo aria compressa al loro interno e dunque svuotandole dall’acqua e facendole sollevare dalla base, gli enormi cassoni in calcestruzzo. Un test molto importante, che dovrà dire se le tante criticità riscontrate in questa fase siano state superate oppure no. E si possa procedere con i lavori. Si tratterà anche di verificare lo stato di conservazione del metallo, sott’acqua da molti anni, che presenta numerose incrostazioni.

Le paratoie di Treporti, dal lato dell’isola artificiale erano state inaugurate nel 2013, qualche mese prima dello scandalo Mose e degli arresti dei responsabili del Consorzio e del Magistrato alle Acque, insieme al presidente della Regione Galan e a molti funzionari del ministero delle Infrastrutture. Allora la giornata era stata celebrativa, anche se già si erano notati alcuni problemi nel momento del ritorno in posizione di riposo.

Da allora sono passati cinque anni. Le paratoie nel frattempo sono state installate quasi ovunque. Nel varco di Lido Nord 21 paratoie, a Malamocco 19, a Chioggia 18. A Lido sud-San Nicolò sono state già affondate 14 delle venti previste. La 15esima proprio ieri. E i lavori si concluderanno a fine gennaio.

Intanto si ripete il test di sollevamento. Stavolta sperando di avere maggior fortuna. E lunedì il Consorzio ha pubblicato l bando di gara per la manutenzione delle paratoie di Lido-Treporti. 18 milioni di euro in base d’asta, tempo dei lavori tre anni e mezzo. Si tratta di rifare alcune barriere con un nuovo rivestimenti antifouling. Di rimuovere due paratoie della schiera di Lido Nord _ sostituendole con quelle di riserva _ ripulirle e modificarne la «strumentazione dei maschi cerniera e degli ammortizzatori». Di portare al centro della manutenzione (Arsenale o area ex Pagnan a Marghera) tutti gli altri elementi della barriera per la manutenzione e la riverniciatura.

Problema complesso. Per anni sottovalutato. Nei primi progetti del Mose si parla di cifre intorno ai 15-20 milioni l’anno. Adesso si è arrivati a 100. Una manutenzione che dovrà essere continua e capillare per una grande opera progettata per stare sempre sott’acqua. Dove già emergono difficoltà e deterioramento dei materiali. Elementi che secondo il progetto dovevano durare cento anni. Che invece secondo una perizia del Rina (il Registro navale) avranno vita molto più breve. Dopo 15 anni dovranno essere sostituiti. Alcuni sono già corrosi e già sono stati rimpiazzati.

Un capitolo speciale sulla manutenzione è dedicato al Mose dal documento tecnico sulle dieci criticità del Mose messo a punto dai commissari e inviato l’anno scorso al ministero delle Infrastrutture. Cento milioni il costo per sistemare i «guai» scoperti di recente. Compresi i buchi sulle tubature sott’acqua, il deterioramento di steli e parti delle cerniere. Di questi cento milioni previsti di «extracosto», almeno 9 per la rimozione dei sedimenti. Sabbie e detriti portati dalla corrente sul fondo delle bocche di porto che hanno già causato il blocco del sistema. E il mancato rientro negli alloggiamenti sott’acqua. —


 

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