Mose, le prime paratoie in agosto a Malamocco

In arrivo dal cantiere di Spalato, saranno depositate a Santa Maria del Mare dov’erano i cassoni. Cerniere a Marghera, rispunta l’ipotesi di liberare l’Arsenale
Di Alberto Vitucci

Le paratoie del Mose a Santa Maria del Mare. Potrebbe rappresentare una svolta nella politica di salvaguardia la decisione dei commissari che governano il Consorzio Venezia Nuova di fare arrivare le paratoie, attualmente in costruzione nel cantiere croato della Brodosplit, a Spalato, nell’area attrezzata per la costruzione dei cassoni. Una enorme piattaforma in cemento costruita non senza polemiche una decina di anni fa sulla spiaggia di Santa Maria del Mare. Decisione presa dalla commissione di Salvaguardia, presieduta allora da Giancarlo Galan. Nel cantiere di Malamocco venne avviata la costruzione dei giganteschi cassoni, condomìni di cemento lunghi fino a 100 metri, che sono stati adesso tutti affondati nelle tre bocche di porto. Per spostarli era stato costruito un grande impianto con syncrolift, ruote in grado di movimentare il cassone pesante oltre 10 mila tonnellate come fosse un giocattolo.

Adesso l’attività a Malamocco è finita. E secondo il contratto la piattaforma dovrebbe essere smantellata. Costo di decine di milioni di euro, che si potrebbe recuperare. Come? Allestendo il cantiere come base per le paratoie. I commissari non si sbilanciano sul fatto che questo significhi la liberazione dell’Arsenale, almeno nei Bacini di carenaggio medio e piccolo da restituire alla cantieristica e alla città. Ma la direzione è cambiata. Anche perché nell’ex area Pagnan a Marghera saranno depositate le cerniere costruite a Selvazzano dalla Fip Industriale. Il cuore del sistema Mose che dovrà movimentare le dighe sott’acqua.

In questi giorni a Malamocco sono stati avviati i lavori di smantellamento delle strutture necessarie per la costruzione e la movimentazione dei cassoni. A fine maggio l’area potrebe essere libera, in grado di ospitare in agosto le prime paratoie provenienti dalla Croazia. Saranno in tutto 42 - destinate ad andare sul fondo della laguna in bocca di porto di Malamocco e in parte al Lido San Nicolò - quelle che vanno ad aggiungersi alle paratoie di Lido-Treporti, già installate e inaugurate due anni fa alla presenza del ministro Lupi.

Presto a queste si aggiungeranno le altre 20 che andranno a gara. Entro fine anno insomma le paratoie dovrebbero essere tutte disponibili. Saranno spostate e installate con un mezzo speciale affittato dalla ditta Fagioli. Il jack-up, nave costata 50 milioni e costruita a quello scopo dalle imprese del Mose, ancora non è in grado di navigare. È in riparazione in un cantiere di Ravenna.

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