Mose, consumatori e ambientalisti esclusi da parti civili
VENEZIA. Sono sette, sulle 18 presentate, le richieste di costituzione di parte civile ammesse dal Gup di Venezia, Andrea Odoardo Comez, nel corso dell'udienza preliminare per l'inchiesta Mose di oggi, mercoledì 4 novembre. Le ammissioni riguardano la Presidenza del consiglio dei Ministri, il Ministero delle infrastrutture, la Regione del Veneto, il Comune di Venezia e la Città Metropolitana di Venezia.
Ammesso anche il Consorzio Venezia Nuova, concessionario unico per la realizzazione delle opere di salvaguardia, per le posizioni relative all'ex sindaco Giorgio Orsoni e all'ex Presidente del Consiglio regionale Amalia Sartori (accusati di finanziamento illecito ai partiti). Questo in accoglimento - secondo quanto si è appreso - delle eccezioni delle difese perché un eventuale rimborso dei danni al Cvn sarebbe andato di fatto a vantaggio delle stesse aziende che, per l'accusa, avrebbero partecipato alla creazione dei fondi neri per la corruzione, di cui sono accusati gran parte degli indagati coinvolti nell'udienza preliminare.
Tra le parti civili ammessa anche un'impresa - la Fip Industriale - solo nei confronti di un indagato che l'avrebbe danneggiata nell'affidamento dei lavori. Il Gup ha escluso tutte le associazioni ambientaliste e dei consumatori nonché un candidato sindaco che si riteneva danneggiato alle elezioni comunali da Orsoni, risultato vincitore.
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