Mosche, arrivano i Nas a Grassaga

I residenti esasperati hanno chiamato i carabinieri: «Dal Comune solo proclami»

Anche i Nas a Grassaga per l'emergenza mosche. La frazione è in fermento e chiede più attenzione. I residenti, esasperati dal ronzio e proliferare incontrollato degli insetti, hanno chiamato i carabinieri del nucleo antisofisticazione per cercare di far luce di questo fenomeno insopportabile. Da almeno tre mesi denunciano una situazione che pregiudica le condizioni igienico sanitarie del territorio, oltre a compromettere la tenuta dei nervi.

«Non ce la facciamo più», dicono, «le mosche ci sono ancora, come il letame e altre sostanze animali sversate sui campi attorno a questo territorio, a nostro avviso responsabili del proliferare di mosche. Il Comune di San Donà ha assicurato che dal prossimo anno ci saranno in vigore severe ordinanze in materia di terreni e concimazione, che prevedono sanzioni e controlli. Ma ad oggi non è stato fatto nulla di concreto, a parte i proclami».

Il Comune non si è disinteressato e anzi il sindaco e altri assessori si sono recati a Grassaga, prima di preparare la severa ordinanza e prendere atto della situazione in cui vivono i residenti. Ci sono carte moschicide e zerbini invasi dagli insetti appiccicati. I problemi sono però attuali e difficilmente risolvibili nell'immediato, se non con una bonifica totale delle zone incriminate, a quanto pare verso Mussetta.

Intanto, Grassaga protesta anche per altri problemi della frazione, come la vetusta conduttura dell'acqua che sta compromettendo la sicurezza della strada principale con ripetuti allagamenti che vengono imputati anche al transito dei mezzi pesanti per raggiungere la nuova cantina. Una questione sempre aperta, che almeno una parte dei residenti contesta con forza, visti i disagi e anche i pericoli non trascurabili per la salute. (g.ca.)

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