Morto sotto un albero, aveva 44 anni

Il caldo e un fisico debilitato da patologie sarebbero le cause. Ha chiamato lui stesso i soccorsi, ma è stato tutto inutile
Lucifero miete la prima vittima in città. Andrea Garbisa, 44 anni, si è accasciato in via Wolf Ferrari sotto l’albero dove si era rifugiato per trovare refrigerio dai raggi del sole. Il caldo che anche ieri non ha accennato ad allentare la presa (massima 34 gradi, oggi sarà di 35, percepita fino a 38), ha colpito specialmente chi ha già un quadro clinico compromesso, i malati, le fasce deboli come gli anziani e le persone affette da qualche dipendenza. Ieri pomeriggio attorno alle 15.30, il 44enne ha avuto il tempo di comporre il numero del 118 col cellulare e avvertire che si sentiva male e necessitava di soccorso urgente. Si è accasciato sotto un albero in via Ferrari (laterale di via Ospedale a due passi dai Quattro Cantoni), ed ha atteso l’intervento. Anche i passanti che si trovavano a transitare per la via, si sono resi conto che non dava segnali di vita. Quando i sanitari del Suem sono arrivati, ne hanno constatato il decesso.


Sono stati contattati i famigliari e la salma è stata trasportata nell’obitorio del cimitero di Mestre. Domani il magistrato deciderà se disporre l’autopsia. Garbisa risiedeva in Corso del Popolo: a causare il malore fatale e far cedere il suo cuore, con tutta probabilità è stato un colpo di caldo unito a un fisico debilitato da patologie precedenti.




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