Morto monsignor Loris Capovilla, fu segretario di Giovanni XXIII

VENEZIA. Lutto nella Chiesa: è morto oggi, giovedì 26, alla clinica Palazzolo di Bergamo, il cardinale Loris Francesco Capovilla, già segretario particolare di Angelo Roncalli, prima come patriarca di Venezia e poi come Papa Giovanni XXIII. L'arcivescovo aveva cento anni, compiuti il 14 ottobre scorso.
Il decano dei vescovi italiani. Dal 15 aprile era il più anziano vescovo d'Italia e il quarto del mondo. Ordinato cardinale da Papa Francesco a febbraio 2014, aveva il titolo presbiterale di Santa Maria in Trastevere. Nato a Pontelongo, in provincia di Padova, era stato ordinato sacerdote il 23 maggio 1940.
Per dieci anni con Roncalli. Per dieci anni, dal 15 marzo 1953 al 3 giugno 1963, è stato segretario particolare di Angelo Giuseppe Roncalli, prima quando questi era patriarca di Venezia, e poi durante il papato di Giovanni XXIII. negli anni successivi ne ha custodito la memoria e divulgato pensiero ed opere del pontefice. Capovilla era diventato vescovo di Chieti nel 1967, in seguito passò a Loreto. Nel 1988, dopo aver dato le dimissioni, si ritirò a Sotto il Monte Giovanni XXIII, in provincia di Bergamo, paese natale dell’amato Papa Roncalli.
L'elevazione a cardinale. Il 12 gennaio 2014 Papa Francesco aveva annunciato la sua elevazione a cardinale. Le sue condizioni di salute non gli avevano però permesso di essere presente durante la cerimonia del Concistoro e il Papa aveva mandato quindi un legato pontificio, nella persona del cardinale Angelo Sodano, decano del Sacro Collegio, a imporgli la berretta cardinalizia il 1º marzo 2014 proprio a Sotto il Monte, durante una cerimonia solenne.
La festa dei 100 anni con i profughi. I cento anni Capovilla aveva scelto di festeggiarli insieme con i profughi ospitati a Sotto il Monte (Bergamo). «Sono sereno - aveva raccontato in occasione dei cent'anni compiuti il 14 ottobre dello scorso anno - Non ho eventi speciali da raccontare se non l'incontro con Papa Giovanni e il sentimento di gratitudine verso i miei genitori e mia sorella Lia. Certamente il Signore mi ha voluto regalare l'incontro con il cardinale Roncalli, poi futuro Giovanni XXIII, che ha segnato per sempre la mia vita. Non mi sono mai sentito all'altezza dell'arduo compito che mi era stato affidato dalla Provvidenza, ma posso dire che ho cercato sempre di servirlo al meglio delle mie capacità».
Il primo incontro con Roncalli. Risale al 1950 il primo incontro tra Loris Capovilla e Angelo Roncalli, all'epoca nunzio di Parigi giunto a San Lazzaro degli Armeni (Venezia) per il secondo centenario della morte di Pietro Mechitar, fondatore del monastero. Tre anni dopo averlo reincontrato a Parigi, Capovilla entrò in punta di piedi al servizio del neopatriarca di Venezia Roncalli, che lo volle come suo segretario. Divenuto Papa, Giovanni XXIII lo confermò subito accanto a sé.
Preghiera e lavoro. Per un certo periodo dopo il ritiro ha vissuto ad Arre di Padova, accanto ai suoi familiari. Ma il richiamo verso Sotto il Monte era troppo forte, così si trasferì nel paese natale di Roncalli. Qui le sue giornate erano scandite dalla sveglia all'alba, dalla Messa con le Suore delle Poverelle, custodi di Cà Maitino, dal lavoro alla scrivania con la vecchia Olivetti, tra carte, dossier, corrispondenze. Preghiera e lavoro, intervallati da incontri con amici e conoscenti, telefonate, lettere da tutto il mondo.
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