Morto Luca Ronconi, il cordoglio della Biennale

MILANO. Il regista Luca Ronconi è morto sabato sera al Policlinico di Milano dove era ricoverato da alcuni giorni. Nato l'8 marzo 1933 avrebbe compiuto fra pochi giorni 82 anni. Direttore del Teatro stabile di Torino (1988-93), del Teatro stabile di Roma (1994-98) nonché direttore artistico per oltre un decennio del Piccolo Teatro di Milano, Luca Ronconi ha firmato nella sua lunga carriere regie teatrali e liriche sempre nel segno dell'innovazione.
Dopo il diploma nel 1953 all'Accademia d'arte drammatica Silvio D'Amico di Roma, negli anni Cinquanta è stato attore. Ha esordito come regista con La buona moglie di Goldoni (1963), cui seguirono I lunatici di Th. Middleton (1966), Misura per misura e Riccardo III di Shakespeare, Il candelaio di Bruno, Fedra di Seneca, e il fortunato Orlando furioso (1968; ed. telev. 1975), esempio di sintesi fra avanguardia e tradizione. Segno distintivo del suo stile, l'essenzialità della recitazione tesa fra l'astrazione e lo straniamento. Tra i suoi lavori più celebri l'Orestea di Eschilo (1972), Il pappagallo verde di Schnitzler (1978), Ignorabimus di Holz (1986), Mirra di Alfieri (1988), Strano interludio di ÒNeill (1989), Gli ultimi giorni dell'umanità di Kraus (1990), Re Lear (1994). Dal 1975 (Valchiria di Wagner) è stato anche regista lirico (Orfeo e Euridice di Gluck, Fetonte di Jommelli, Lo zar Saltan di Rimskij-Korsakov; Viaggio a Reims di Rossini; L'Europa riconosciuta di Salieri; Falstaff di Verdi; Turandot di Puccini). Nel 1977 ha avviato il Laboratorio sperimentale di Prato. Dopo le esperienze di Torino e di Roma, assunta la direzione artistica del Piccolo Teatro di Milano, ha messo in scena, tra l'altro, La vita è sogno (2000), allestimento del dramma di C. de la Barca, e Peccato che fosse puttana (2003) di J. Ford. In occasione delle Olimpiadi invernali di Torino 2006 ha ideato e diretto, in collab. con W. Le Moli, il Progetto Domani, composto di cinque spettacoli che, attraverso il teatro, hanno esplorato temi universali della storia, della politica e della guerra (Troilo e Cressida; Trilogia della guerra; Lo specchio del diavolo; Il silenzio dei comunisti; Biblioetica). Del 2007 è invece il Progetto “Odissea doppio ritorno”, dittico comprendente Itaca di B. Strauss e L'antro delle ninfe da Omero a Porfirio, mentre negli anni successivi ha firmato le regie di La compagnia degli uomini (2010) di E. Bond, La modestia (2011) di R. Spregelburd, Sei personaggi in cerca d'autore (2012) di L. Pirandello, Pornografia di W. Gombrowicz (2013), Danza macabra di A. Strindberg (2014).
Nel 2012 Ronconi ricevette a Venezia il Leone d’oro alla carriera e la laurea honoris causa dello Iuav. «A nome della Biennale tutta, esprimo il sentimento di rimpianto per la figura di Luca Ronconi, che è stato negli anni Leone d'oro alla carriera (2012), indimenticabile Direttore del Settori Teatro e Musica (1975-1977) e maestro anche per l'impegno nell'avviare le istituzioni verso l'educazione e la formazione dei giovani». Lo ha dichiarato il Presidente della Biennale di Venezia, Paolo Baratta.
Nella tarda serata di ieri il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha espresso il cordoglio per la scomparsa di Ronconi, «un grande protagonista della vita culturale e civile del Paese, ingegno visionario che ha saputo scavare nell’animo umano e rappresentarlo in scena con forza, profondità, sguardo».
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