Morto in moto il manager della Socogas, che gestisce i serbatori di Gpl a Chioggia
CHIOGGIA. Scontro fatale a pochi metri da casa a Fidenza. È morto sabato pomeriggio in sella alla sua moto da enduro l’ingegnere Luca Moroni, amministratore unico di Costa Bioenergie, la società che dovrà gestire per conto di Socogas l’impianto Gpl di Punta Colombi, struttura al centro di tante controverse, ricorsi al Tar e inchieste della Procura, sul percorso di autorizzazioni.
Moroni, 59 anni, sposato con la figlia del fondatore della Socogas, Patrizia, e padre di un ragazzo diciottenne, Tommaso, stava percorrendo la strada che porta a Bastelli, in località Granella, poco distante dalla sua abitazione. Ad attenderlo un destino crudele. La sua moto si è scontrata frontalmente con un’auto guidata da una donna. Un impatto violentissimo che non ha lasciato scampo all’ingegnere fidentino. La moto è stata trascinata dall’auto contro un palo della linea telefonica.
Sul posto sono accorse un’ambulanza e un’auto medica. I sanitari hanno tentato l’impossibile per rianimare il centauro, senza alcun risultato. I traumi dell’impatto violento si sono rilevati fatali. Sul posto è arrivata anche una pattuglia dei carabinieri che si è occupata dei rilievi per cercare di ricostruire la dinamica.
La notizia si è diffusa velocemente a Fidenza dove Moroni era molto conosciuto, come del resto tutta la famiglia. In città, a pochi metri dalla scuola De Amicis, svetta il palazzo intitolato ai Moroni. L’uomo si era laureato in Ingegneria e aveva iniziato la carriera lavorando nella ditta Slim di Amedeo Usberti. Successivamente era approdato alla Socogas, l’azienda leader in Italia nel settore del Gpl, in cui opera dal 1967 con un fatturato annuo di 430 milioni di euro e 220 dipendenti. Si era subito distinto per le capacità manageriali diventando il braccio destro di Giampaolo Zucchi, figlio del fondatore Renzo e direttore generale di Socogas.
Da sabato la famiglia Zucchi e tutti i dipendenti dell’azienda sono sotto choc. «Luca era un professionista e una persona straordinaria», ricordano Renzo e Giampaolo Zucchi, «metteva cuore e anima in tutto quello che faceva. A una grande competenza di settore, univa la passione per il proprio lavoro, la capacità di entrare subito in sintonia con le persone e il totale rispetto delle regole».
Il rapporto con la famiglia Zucchi non si esauriva nell’ambito professionale perché Luca Moroni aveva sposato la figlia del cavalier Zucchi. «La sua scomparsa improvvisa e prematura», spiega Giampaolo, «ci lascia affranti. È una perdita enorme per la famiglia e l’azienda. Ci mancherà immensamente».
Quella per le moto era una passione che Moroni coltivava da sempre. Una passione che gli aveva giocato un brutto scherzo anche in passato. Anni fa in sella a una moto da cross, l’ingegnere aveva subìto un brutto incidente, con ferite piuttosto gravi. Un episodio che lo aveva segnato ma che non aveva spento la sua passione per le due ruote a cui dedicava il tempo libero. Anche sabato scorso si era concesso qualche ore di relax in sella alla sua moto, approfittando degli ultimi scampoli di estate.
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