Morto in moto dopo lo schianto, era senza patentino

Alberto Bettin, 15 anni, è finito giovedì contro un palo di ferro. Operato nella notte all’ospedale dell’Angelo, si è spento dopo qualche ora. L’incidente nella frazione di Prozzolo lungo una strada di campagna Non correva a velocità elevata. Amava il suo enduro
CAMPONOGARA. Il cuore di Alberto Bettin ha smesso di battere ieri notte all’ospedale dell’Angelo di Mestre, dov’era stato ricoverato d’urgenza trasportato dall’elisoccorso. Il ragazzo di 15 anni che giovedì sera con il suo “cinquantino” enduro è finito fuori strada in via della Pace a Prozzolo di Camponogara, non ce l’ha fatta. A nulla sono valsi gli sforzi dei medici. Il quindicenne correva senza essere in possesso del patentino di guida. La famiglia in un atto di generosità, ha dato l’assenso all’espianto degli organi: il giovane ha donato i bulbi oculari.
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 Lo schianto. Dalla ricostruzione dei carabinieri di Vigonovo, il ragazzo ha perso il controllo della moto autonomamente: mentre stava transitando in direzione del centro della frazione di Camponogara, è rovinato a terra ed è finito prima contro il palo di ferro, poi contro dei profilati di cemento che si trovavano a lato della carreggiata in corrispondenza di una lieve curva verso sinistra. La moto ha centrato alcuni blocchi di cemento, mentre il ragazzo si è violentemente schiantato con la testa e il torace contro il palo di ferro, ed è proprio nel fossato che è stato soccorso. Nessun altro veicolo, stando agli accertamenti dei militari, è rimasto coinvolto nell’incidente. 
 
La corsa all’ospedale. Alberto aveva riportato ferite gravissime al volto, all’addome e al torace. Una volta arrivato all’Angelo con l’elisoccorso, i medici lo hanno portato in sala operatoria per cercare di salvargli la vita. L’intervento chirurgico è proseguito per diverse ore, il ragazzo è stato, quindi, trasferito nel reparto di Terapia intensiva per cercare di stabilizzarne il quadro clinico, ma purtroppo, nella notte, l’adolescente è spirato. 
 
L’attesa vana dei genitori. L’incidente si è verificato vicino alla casa dove il ragazzo abitava con la famiglia, al civico 11 di via della Resistenza. I genitori lo stavano aspettando per la cena. Ma a casa, non è mai arrivato. Il motociclo è stato recuperato dalla carrozzeria e posto sotto sequestro per ulteriori accertamenti da parte dell’autorità giudiziaria, mentre sul posto per mettere l’area in sicurezza è intervenuta una squadra dei Vigili del fuoco di Mira. Lievi i disagi alla viabilità, visto che via della Pace è una strada in mezzo ai campi. 
 
Patentino. I carabinieri hanno accertato che il ragazzo correva senza aver conseguito il patentino, e questo potrebbe avere sui genitori delle conseguenze a livello di accertamento della responsabilità. «Abbiamo visto il ragazzo che correva su e giù per la strada con la sua motocicletta», ha raccontato una donna, «poi lo schianto. Subito ci siamo accorti che era gravissimo. Abbiamo pregato perché ce la facesse. Al mattino abbiamo saputo che era morto. Una tragedia terribile per la famiglia». «Abbiamo sentito un gran botto e poi gente fermarsi e urlare che serviva aiuto», ha spiegato una ragazza che abita a una ventina di metri dal luogo dell’incidente, «conoscevamo quel giovane».
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 Il dolore. Alberto Bettin risiedeva poco distante, in una villetta in via della Resistenza, il papà, Michele Bettin, è dirigente di Federcalcio e organizzatore a livello regionale del settore calcio a 5, la mamma, Mara Biasiato, casalinga. Era figlio unico e frequentava la classe prima, sezione meccanica, all’istituto tecnico industriale Pacinotti a Mestre. I genitori, distrutti, sono chiusi nel dolore. A rincuorarli sono giunti amici e parenti, ma anche molti conoscenti e vicini di casa. Sconvolto anche il sindaco del paese, Giampietro Menin: «È la seconda tragedia che porta via una vita giovanissima a Camponogara nel giro di pochi giorni», spiega Menin. «Prima un giovane di 17 anni stroncato dalla malattia in sei mesi, ora questa assurda tragedia della strada. Siamo tutti vicini alla famiglia a cui farò visita». Il magistrato ieri pomeriggio ha dato il via libera alla sepoltura di Alberto. I funerali non sono ancora stati fissati, ma con ogni probabilità si terranno dopo Pasqua e Pasquetta e cioè nel pomeriggio di martedì prossimo. 
 
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