Morto dell’aereo, si cerca un conoscente

La Polizia tedesca teme per la vita di un ex bancario, saprebbe il nome del truffatore. Al setaccio le immagini
Di Carlo Mion

La polizia tedesca cerca l’ex bancario Karsten D.K., conoscente di Thomas Wagner, l’unico che conosce la verità sulla truffa che il milionario tedesco, morto in un incidente aereo il 14 luglio scorso, ha patito a Venezia. Il bancario è l’uomo del giallo che secondo la polizia ora rischia la vita. Infatti sa chi è il famigerato commerciante di diamanti israeliano che avrebbe consegnato la valigetta di soldi falsi a Wagner incassando invece un milione di euro veri dallo stesso tedesco. Le autorità tedesche sospettano che Karsten fosse a conoscenza del fatto che si stava per consumare la truffa. Nel frattempo la nostra polizia a cui Wagner prima di partire per rientrare a Lipsia, ha presentato la denuncia per truffa, sta visionando i filmati dei sistemi di videosorveglianza di dove, stando alla denuncia, ci sarebbe stato lo scambio di denaro.

La storia dell’ultimo viaggio di Thomas Wagner è un giallo finanziario con la morte di quattro uomini, precipitati con un Piper 32R sulle montagne della Slovenia dopo essere partiti dal Marco Polo. Il motivo del viaggio a Venezia lo si scopre da alcune mail che Wagner si scambia, a fine giugno con un ex bancario, suo conoscente. Wagner è alla disperata ricerca di liquidi, il suo colosso internet Unister ha debiti per oltre cento milioni di euro.

Ad aiutare nel trovare un canale di credito Wagner, amministratore delegato dell’holding che opera nel settore dei viaggi e dei voli low cost è un ex direttore di banca di Lipsia, che ora vive nei pressi di Hannover. «Vi mando il contratto tipo discusso, utile per un finanziamento privato di un massimo di 15 milioni di euro», scrive Karsten D.K. il 28 giugno via e-mail a Wagner. Il manager 38enne risponde prontamente e gli chiede un colloquio telefonico. Il giorno dopo, arriva una seconda e-mail con i dettagli della transazione e la richiesta di una valigia di soldi per un milione di euro di valore quale garanzia. Inoltre il bancario dice che bisogna coinvolgere come mediatore oltre a lui due suoi amici, tra cui Heinz Horst B.,65 anni, che in seguito muore insieme con Wagner nel disastro aereo. Nel dettaglio, il prestito è di dieci milioni di euro, come risulta dai documenti interni all’Unister e ritrovati allegati alle mail che si scambiano il milionario tedesco e il bancario. Il denaro lo fornirà, stando alle e-mail, un uomo d'affari israeliano, tale Levy, commerciante di diamanti e dei potenziali donatori provenienti dal Medio Oriente.

Viene organizzato il viaggio a Venezia. Il 13 luglio con un Piper 32R di proprietà di un pilota 73enne, partono Wagner, il socio Oliver Schilling e uno dei mediatori finanziari che conosce Levy. L'ex bancario che vuole essere presente all'affare, raggiunge Venezia in auto. L'appuntamento con Levy è in un hotel del centro storico. Wagner consegna a Levy un milione di euro in valuta varia. Nella valigetta che l'altro gli mette in mano ci sono due milioni e mezzo di euro in franchi svizzeri. Gli altri sette milioni e mezzo saranno consegnati successivamente. Wagner e il socio controllano il denaro perché tutto sia in regola. I franchi che toccano con mano sono buoni. I partecipanti allo scambio si danno appuntamento poi in una banca dove deve avvenire il perfezionamento dell'affare. Ma qui Levy non si presentano e gli altri due scoprono la truffa.

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