Morto Bruno Tomat lottò per la libertà
MIRANO. Si è spento uno degli ultimi partigiani di Mirano. Bruno Tomat Demonte, 96 anni, è mancato lunedì. Nato a Bologna, cresciuto a Mirano, durante la Resistenza divenne comandante della compagnia Salzano-Luneo che pagò il più alto tributo di sangue tra tutti i gruppi partigiani che operavano nel Miranese. Era uno degli ultimi reduci ancora in vita, amico intimo di altri partigiani illustri di Mirano che hanno fatto la storia della città anche dopo la Liberazione, come Sergio e Argeo Masaro, Giancarlo Tonolo ed Eugenio Ballan.
Fu anche consigliere comunale negli anni Settanta, proprio durante la giunta Tonolo-Masaro. Ricoprì anche altre importante cariche pubbliche come quella di presidente dell’Eca, l’Ente comunale di assistenza, e del Tribunale del malato. Figura a lungo in prima linea nelle iniziative legate alla memoria della guerra e della Resistenza, in particolare tra i giovani, Tomat viveva in via King, dopo una vita di lavoro come impiegato a Porto Marghera.
Commosso il ricordo di familiari e amici dell’Anpi, l’Associazione dei partigiani del Miranese: «Bruno conobbe torture e carcere fascista. Nel dopoguerra fu amministratore del Comune e di altri enti pubblici, dando un contributo personale importante a Mirano che conobbe il suo periodo felice quando i partigiani divennero classe dirigente». L’ultimo saluto a Bruno Tomat sarà sabato alle 10 nella sala del commiato in corte di villa Errera, poi la salma sarà cremata. Tomat lascia i figli Tito, noto medico di base a Mirano e Maria Elena, già consigliere comunale, oltre alla sorella Lucia. (f.d.g.)
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