Morto a 74 anni Elio Jodice cultura veneziana in lutto

Pittore del paesaggio, aveva esposto anche all’estero: ricordato e apprezzato come organizzatore di eventi. In borsa portava sempre la macchina fotografica

Il mondo della cultura veneziana ma in particolare dell’arte è in lutto. Ieri mattina si è spento, al termine di una sofferta malattia, all’età di 74 anni Elio Jodice, pittore veneziano e promotore di innumerevoli iniziative culturali. Aveva frequentato l’Istituto d’arte di Venezia e dal 1967 cominciò ad esporre le sue opere che oggi sono accolte in collezioni pubbliche e private. Era membro dell’Unione europea artisti di belle arti.

Con Jodice scompare una figura molto conosciuta e apprezzata nella nostra città, sempre presente in tutti gli appuntamenti importanti che spesso l’hanno visto anche in qualità di organizzatore e moderatore. Immancabile nella sua borsa la macchina fotografica con la quale era solito immortalare i vari protagonisti, molti dei quali scrittori, pittori, scultori, poeti che sono stati inseriti con una pazienza certosina nel suo archivio personale gelosamente custodito nei pressi della sua abitazione di Mestre.

Come pittore era dedito al tema del paesaggio, che nelle ultime tele raffigurava in maniera molto semplice e diretta, dando l’idea perfetta del realismo, con colori molto accesi dal verde, al rosso, all’arancio. Grande appassionato di pittura, un’arte che l’ha visto fin da bambino usare la matita con grande impegno e dedizione. Era nipote del famoso pittore Fioravante Seibezzi che lo spinse a partecipare ai primi concorsi. La prima mostra importante vide Jodice ospite della galleria “Il Traghetto” del compianto Gianni De Marco, dove conobbe il critico Enrico Buda. Da allora una lunga serie di mostre anche all’estero, in Austria, Francia, Germania e Cuba. Non amava molto parlare della sua pittura e dei suoi lavori, pur sapendo che poteva arrivare sicuramente più in alto. Ciò nonostante era contento di quello che aveva ottenuto nel campo della pittura, ma era ancora più felice quando riusciva ad organizzare un evento per gli altri essendo sempre stato un altruista e mai un’opportunista. Era sempre in movimento verso il prossimo, una dote rara ai giorni nostri. Per anni fu il promotore delle serate culturali “Ai Pirati”, dove sono stati invitati tantissimi personaggi del mondo della cultura nazionale e di seguito venne anche istituito il premio “Arte e sport ai Pirati”, dove tra i premiati figurarono Pino Donaggio, Fulvio Roiter, Andrea Zanzotto, Tinto Brass, Francesco De Piccoli, Giorgio Cavazzano. Lascia la moglie Giovanna e le due adorate figlie Silvia e Francesca.

Valter Esposito

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