Morti in servizio, ecco il percorso per ricordarli

Manifestazione nata per ricordare chi ha perso la vita per mano della criminalità, della mafia, o in servizio. Tutte vittime del dovere: percorsi organizzati da Comune, sindacato di polizia Coisp e associazione Fervicredo
Da sopra in senso orario Adriano Sabbadin accanto alla foto di suo padre Lino Giuseppe Taliercio e la lapide in via Comelico che ricorda Alfredo Albanese
Da sopra in senso orario Adriano Sabbadin accanto alla foto di suo padre Lino Giuseppe Taliercio e la lapide in via Comelico che ricorda Alfredo Albanese
VENEZIA. Un percorso della memoria per ricordare una ferita ancora aperta della nostra storia. Un percorso a tappe, nei luoghi dove sono stati uccisi dal terrorismo commercianti, poliziotti, dirigenti d'industria, ma anche dove sono morti in servizio guardie giurate o vigili del fuoco. Tutte vittime del dovere. È il percorso che Comune, sindacato di polizia Coisp e associazione Fervicredo organizzano oggi 23 maggio, giorno in cui si ricorda la strage di Capaci e destinato a studenti delle scuole medie e superiori, ma anche a tutta la città perché ricordi il recente passato. Diciotto le tappe in altrettanti luoghi che segnano la vita della città e della provincia.


Il percorso inizia dove venne ucciso, a Caltana, il macellaio Lino Sabbadin (contestualmente gli verrà dedicata una piazzetta) e terminerà in via Pasini a Marghera dove, 30 anni fa, venne abbandonato il cadavere dell'ingegnere Giuseppe Taliercio.


È la diciannovesima edizione del «Memory Day...per ricordare», manifestazione nata per rendere omaggio a tutti coloro che hanno perso la vita per mano della criminalità organizzata, della mafia, o nello svolgimento del proprio servizio. Ieri la presentazione da parte degli assessori comunali Tiziana Agostini, Andrea Ferrazzi e Gianfranco Bettin, del delegato della Municipalità di Mestre-Carpenedo, Antonino Marra, del questore, Fulvio Della Rocca, del presidente di Fervicredo, Mirko Schio e del segretario generale del Coisp, Franco Maccari. «Il Memory Day è nato per ricordare, ad un anno di distanza, la strage di Capaci e ogni 23 maggio si è ripetuta, per rendere omaggio anche alle vittime del terrorismo e della criminalità nel nostro territorio: un atto doveroso per corroborare una memoria collettiva che, su certi fatti, rischia spesso di cancellarsi», ha detto Gianfranco Bettin.


«Proprio per questo - ha aggiunto Tiziana Agostini - continuiamo anche a raccogliere nell'Album di Venezia - la biblioteca multimediale del Comune - tutto il materiale esistente sul Memory Day, mettendolo a disposizione di cittadini e studiosi, convinti che una comunità cresca sia attraverso la storia, che la memoria».


Al percorso della memoria, a cui parteciperanno decine di studenti delle scuole medie e superiori mestrine: hanno già aderito 5 istituti. In pullman i ragazzi visiteranno i luoghi «simbolo» della città, con partenza da Caltana dove fu ucciso nel 1978 il macellaio Lino Sabbadin. Col materiale che sarà loro consegnato i ragazzi prepareranno lavori, scritti o video, che saranno presentati poi in un convegno in autunno.

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