Morte di Vogel, il pm chiede quattro anni

Per quattro imputati pena tra gli 8 e i 17 mesi, un quinto verso il rinvio a giudizio. La famiglia vuole 8,7 milioni di risarcimento
Di Giorgio Cecchetti

Per il pubblico ministero Roberto Terzo il maggior responsabile dell’incidente che il 17 agosto 2013 ha provocato la morte del turista tedesco Joachim Vogel e il ferimento della piccola figlia è il pilota Riccardo De Ambrosi, al timone del vaporetto che si era appena staccato dal pontile di Rialto e che procedeva in direzione della Stazione ferroviaria: per lui il rappresentante della Procura ha chiesto una condanna a un anno, cinque mesi e dieci giorni di reclusione.

Mentre per Manuele Venerando, al timone del battello che ha schiacciato contro il pontile del Magistrato alle acque dove era attraccata la gondola con la famiglia Vogel, il pm ha chiesto una condanna a un anno. Infine, per il terzo pilota Actv, Fabio Zamboli, e per il tassista Franco Ambrosi la stessa pena: otto mesi di reclusione. I quattro imputati hanno chiesto il rito abbreviato e verranno giudicati dal giudice dell’udienza preliminare Roberta Marchiori (la sentenza è prevista per il 9 giugno), che dovrà applicare lo sconto di un terzo sulla pena. Mentre per il quinto indagato, il gondoliere Daniele Forcellini, che non ha chiesto riti speciali, il rappresentante dell’accusa ha chiesto il rinvio a giudizio.

Tutti devono rispondere di concorso in omicidio colposo e di lesioni colpose. Ieri è intervenuto anche l’avvocato di parte civile, che rappresenta la moglie del turista deceduta, il quale ha chiesto un risarcimento per la donna, presente in aula, e per i tre figli di otto milioni e 700 mila euro (l’assicurazione dell’azienda comunale dei trasporti ha già anticipato un milione, mentre le assicurazioni del tassista e del gondoliere non si sono mai fatte vive, probabilmente proprio in attesa della conclusione del procedimento penale.

Il pubblico ministero ha sostenuto che De Ambrosi ha le colpe maggiori perché poteva rimanere fermo in modo da far passare il collega Venerando con il suo mezzo che andava in direzione contraria. Invece, si è staccato dal pontile di Rialto perchè era in ritardo di 10 minuti e, a causa della presenza in centro del Canal Grande della gondola di Forcellini, si sarebbe spostato sulla sinistra, occupando lo spazio che intendeva coprire Venerando, il quale a sua volta si è dovuto spostare sulla sua destra finendo con la poppa contro la gondola dopo aver cercato di uscire dalla situazione di difficoltà con la manovra drammatica che ha causato la morte del turista tedesco. Naturalmente, anche Venerando avrebbe potuto fermarsi, invece, avrebbe preferito proseguire la sua corsa manovrando in modo da finire contro la gondola. Per il gondoliere che conduceva il mezzo con la famiglia Vogel, Stefano Pizzaggia, il pm Terzo ha chiesto l’archiviazione di ogni accusa da tempo, sostenendo che non ha alcuna responsabilità nell’incidente mortale e che si sarebbe comportato in modo corretto.

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