“Morte di un uomo felice”

Esiste una nuova generazione di storici, e ora anche di scrittori, che prova a ricostruire gli anni della violenza politica diffusa e del terrorismo senza averli vissuti. È una svolta importante e “Morte di un uomo felice” (Sellerio, pp 280, 14 euro) di Giorgio Fontana è un contributo di rilievo...

Esiste una nuova generazione di storici, e ora anche di scrittori, che prova a ricostruire gli anni della violenza politica diffusa e del terrorismo senza averli vissuti. È una svolta importante e “Morte di un uomo felice” (Sellerio, pp 280, 14 euro) di Giorgio Fontana è un contributo di rilievo. Fontana è nato nel 1981 e il suo è un romanzo storico che parla del 1981, con il terrorismo che sbatte furiosamente la coda perché il pentitismo sta lacerando il tessuto in cui è cresciuto. Il libro (il quarto di Fontana) racconta, se si vuole, la storia di un altro “eroe borghese”, diverso però da Ambrosoli. Non solo perché il giudice Colnaghi è figura di fantasia, anche se mutuato da persone reali come Guido Galli, Emilio Alessandrini e forse anche Vittorio Bachelet; soprattutto perché il suo eroismo silente non deriva solo dal senso dello Stato, ma anche da una adesione intima, profonda, a una idea di giustizia, di verità, di vita che lo rende un personaggio inaspettatamente felice. Giorgio Fontana non fa un’analisi direttamente politica, non gioca sulla contrapposizione. Colnaghi è uno che vuole capire le ragioni degli altri, quelle delle vittime e quelle dei carnefici. Non è neutrale ma non è neppure animato dal furore di fare giustizia. O meglio ha un senso della giustizia più profondo perché più inquieto, più dubbioso, che nasce anche dall’esperienza del padre partigiano morto giovanissimo. La scrittura di Fontana ha il pregio di collocarsi fuori dai giochi, in ogni riga si avverte che dietro non c’è il desiderio di regolare dei conti o stabilire delle colpe, ma solo la voglia di capire e raccontare un uomo qualunque in un momento eccezionale, che è anche uno snodo centrale della vita pubblica italiana.

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