Morta dopo il parto, la famiglia chiede i danni
MESTRE. È iniziata con un rinvio la causa civile per la richiesta dei danni all’ex Usl 12 (ora Usl 3 Serenissima) per la morte di Tasnim Mim. La neonata era deceduta il 28 maggio 2014 dopo un travaglio complicato all’ospedale dell’Angelo e il successivo trasferimento d’urgenza al Ca’ Foncello a Treviso.
In attesa della chiusura delle indagini preliminari sul fronte penale, Studio 3A, a cui si sono affidati i genitori della bambina, una coppia bengalese che da anni vive a Mestre, aveva promosso la procedura di mediazione per tentare una definizione bonaria della vertenza con l’Usl, ma al primo incontro l’Azienda sanitaria non si è presentata. A mamma e papà di Tasnim Mim non è rimasto altro che procedere con una causa civile per il risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, con particolare riferimento al danno da sofferenza con cui i coniugi dovranno convivere tutta la vita.
«Neanche alla prima udienza del procedimento», spiegano da Studio 3A, «l’Usl ha mutato atteggiamento: si è costituita contestando le conclusioni della perizia medico-legale disposta in sede penale e continuando a negare ogni responsabilità sul decesso della piccola». Il giudice Enrico Schiavon ha consesso i termini per le memorie istruttorie, fissando l’udienza per il 17 novembre.
«Per i genitori della neonata, un’altra eternità da aspettare», sottolineano da Studio 3A. «Operato non corretto», «diagnosi tardiva», «non adeguata effettuazione delle manovre di disimpegno»: queste erano state le conclusioni della perizia medico-legale disposta dalla Procura sul caso. (ru.b.)
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