Morin e Stefanini insieme: nasce un altro super liceo
MESTRE. Dopo l’accorpamento dello scorso anno del classico Franchetti con lo scientifico Bruno nasce, c’è un secondo super-liceo della città che, tra le proteste dei genitori, vedrà il Morin (scientifico) andare sotto l’ala protettiva dello Stefanini (scientifico, linguistico e delle scienze umane) dando vita a un polo liceale di oltre 1500 studenti, con un solo dirigente scolastico. «Una decisione assurda perché il Morin non deve perdere la propria autonomia solo perché quest’anno non ha raggiunto quota 600 iscritti. Il prossimo anno potrebbero sicuramente aumentare», dicono i genitori degli studenti.
Quota 600. La proposta è stata discussa nei giorni scorsi dalla commissione d’ambito - il tavolo che riunisce i rappresentanti di Provincia, Comune scuole e mondo del lavoro - e dovrà ora essere formalizzata da una delibera della giunta provinciale, i cui assessori, compreso Claudio Tessari, con la delega alla scuola, sono al lavoro fino a fine atto a titolo gratuito in vista dell’eliminazione della Provincia e della nascita della Città metropolitana. Dopo la delibera della Provincia, attesa entro la fine di ottobre, dovrà essere la Regione a dare il via libera definitivo all’accorpamento dovuto per legge quando le scuole, come è il caso del Morin, restano al di sotto della soglia dei 600 studenti. Già quest’anno l’ufficio scolastico provinciale ha sostituito il dirigente Valter Rosato, trasferito a Padova, con una preside reggente, Concetta Franco, a capo anche dell’istituto tecnico industriale Zuccante.
La petizione. I genitori degli studenti del liceo di via Asseggiano sono però sul piede di guerra, e già domani cominceranno a raccogliere le firme all’ingresso della scuola, cercando di coinvolgere studenti, docenti, tecnici e bidelli per cercare di evitare la fusione dei due licei. «Temiamo per l’autonomia e il progetto didattico della nostra scuola», spiega la presidente del Consiglio d’istituto Cristiana Pedenzini in una lettera inviata a tutti i genitori, «caratterizzato da un’offerta formativa che si avvale di un eccellente mix di indirizzo scientifico e umanistico». La riduzione del numero delle iscrizioni, spiegano i genitori, potrebbe essere superata già dal prossimo anno, lavorando alla promozione delle offerte del liceo, al quale storicamente guardano non solo gli studenti di Mestre ma anche dei comuni vicini, come Spinea e Martellago. «Oggi le iscrizioni sono 530 ma tra un anno o due», spiegano i genitori, «il liceo potrebbe raggiungere le 600 e quindi non ci sarebbe bisogno di procedere con l’accorpamento».
La Provincia. Oggi i genitori incontreranno l’assessore Tessari, che si dice pronto al dialogo ma non vuole alimentare false speranze. «La strada è quasi segnata», spiega, «perché è la legge a prevedere gli accorpamenti, così come era già stato fatto tra i licei Franchetti e Bruno. Capisco che perdere la titolarità di una scuola è sempre difficile, ma non ci sono alternative. Il nuovo polo unirà sempre due licei, e dalla collaborazione potrebbero nascere anche spunti interessanti, come ad esempio l’apertura di una sezione a indirizzo linguistico nella sede del Morin alla Gazzera». I genitori però non ci stanno e questa mattina lo diranno a Tessari. E sono pronti ad andare a bussare anche alle porta di Palazzo Balbi, sede della Regione.
La preside. Invita alla prudenza anche la preside del liceo Stefanini, che dal prossimo anno si troverà a capo di entrambe le scuole, per un totale di circa 1500 studenti. «L’obbligo dell’accorpamento è previsto dalla legge», spiega Sandra Carraro, «ma per il Morin non cambierà molto, anzi l’accorpamento potrà servire per collaborazioni didattiche tra docenti e studenti. Sono tanti ormai gli istituti che funzionano dislocati su più sedi, senza disagi per gli studenti e i docenti». Se verrà confermato l’accorpamento il polo liceale Morin- Stefanini si aggiungerò al Bruno- Franchetti e agli altri poli tecnici istituiti negli anni scorsi, come il Luzzati-Volta-Gramsci.
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