Moretti, il vetro riparte da Murano

Inaugurato ieri il primo monomarca in isola dell’azienda fondata da Carlo e Giovanni. A ottobre un nuovo negozio a Tokyo
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 28.09.2015.- Inaugurazione nuovo spazio Carlo Moretti. Murano. Nella foto: Il nuovo negozio
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 28.09.2015.- Inaugurazione nuovo spazio Carlo Moretti. Murano. Nella foto: Il nuovo negozio

MURANO. Sempre più muranese e sempre più internazionale, in quel delicato intarsio che è fatto di memoria e futuro, rispetto e audacia. A quasi sessant’anni dalla sua fondazione, dopo aver passato momenti difficili e dolorosi, la Carlo Moretti triplica la sua presenza a Murano e, insieme alla vecchia fornace e allo showroom, apre un nuovo monomarca, il quarto nel mondo ma, soprattutto, il primo in isola. Il marchio dei fratelli Carlo e Giovanni Moretti (scomparsi rispettivamente nel 2008 e nel 2014), acquistato due anni fa dalla Brand Safe Holding - proprietaria di Duvetica, il piumino veneto che tutto il mondo ci invidia - ritorna così a prendersi il suo posto nella storia del vetro e del design, invertendo la tendenza del passaggio in mani foreste e non sempre sapienti.

Non è stato facilissimo, come lascia intendere il direttore generale Antonio Ceschel che insieme all’ad Manuel Gomiero si è ritrovato a gestire un’azienda che pativa l’onda lunga della crisi del 2008, in una concorrenza temibile, con un mondo lontano al quale far capire quanti gradi, quanta fatica e quanto sudore stanno dietro a un bicchiere “Bora” che sembra spinto dal vento. Ad esempio spiegarlo a Tokyo dove a ottobre aprirà un nuovo negozio che sarà speculare a quello inaugurato ieri al civico 8 di Fondamenta Vetrai: 80 metri quadrati, mensole scure in wengè, strutture in lamiera antracite, pareti e soffitto in marmorino grigio scuro per far risplendere tutto quel rosso Moretti, quel blu, l’acquamarina, i colori mescolati insieme e le trasparenze dei vasi “Cartoccio”, “Ovale” e “Asimmetrico” che dialogano con i gradini del ponte.

«Stiamo facendo di tutto per rilanciare il marchio e aprire questo monomarca è qualcosa di inaspettato che ci rende felici - spiega Ceschel che non dà cifre bensì propositi - Contiamo di fare crescere il fatturato del 30 per cento all’anno grazie anche all’espansione all’estero dove vogliamo portare la cultura del vetro e l’identità del marchio». Per far questo la Carlo Moretti ha tenuto tutti i 27 dipendenti che c’erano al momento dell’acquisizione, oltre alla vecchia fornace affacciata sulla laguna e il vicino show room con le collezioni di lampade e vetri, ma anche con gli arredi degli anni Settanta che sono stati il luogo di riflessione e creazione dei due fratelli Moretti. «Ecco, ora noi siamo i loro figli professionali» dice Gomiero che, da ex direttore generale della Venini, era vicino di fondamenta di Giovanni ed è quindi riuscito a raccoglierne il testimone ma anche lo spirito, l’umore e l’immaginazione.

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