Moreno, quando l’aperitivo si fa in macelleria
MIRANO. La macelleria diventa un locale per apericena. Moreno Favaretto, titolare dell’omonima bottega di carni in piazza Aldo Moro, affronta così la crisi del commercio e in particolare del consumo di carne, affossato negli ultimi anni da allarmi più o meno sensati, dalla mucca pazza all’influenza aviaria, fino all’allarme dell’Oms sul pericolo per l’eccessivo consumo di carni rosse.
Di fronte alle paure dei suoi clienti, Moreno ha fatto la cosa più naturale: prenderli per il palato. Il vulcanico macellaio di quartiere, famoso per inventare sempre nuove manifestazioni, soprattutto benefiche e a favore dei bambini (è uno dei pilastri dell’associazione “Butchers for children”), ha tolto dalla sua bottega alcuni espositori di prodotti e li ha sostituiti con tavoli per pranzi veloci e apericene, la nuova frontiera dell’happy-hour. Adesso nella sua bottega non entrano solo massaie in cerca di un arrosto o mamme che chiedono un pollo allo spiedo. Ora alla macelleria Favaretto si possono gustare battute di carne, tramezzini di carpaccio, minihamburger, polpettine pugliesi o il prelibato “brisket”, carne cucinata lentamente per dieci ore e poi sfilettata. Un po’ macelleria, un po’ bacaro insomma, anche se Moreno precisa: «Il mio negozio resta una macelleria e io un macellaio e non voglio certo mettermi a gestire un locale o fare il ristoratore. Anche se cucinare mi piace. Ma non mi sono inventato nulla: molti colleghi lo fanno già, soprattutto fuori regione. È un modo per arginare la crisi ingiustificata dei consumi di carne. La definirei una “macelleria innovativa”». Di nuovo c’è sicuramente il fatto di sedersi a gustare aperitivo e “cichetto” (rigorosamente di carne), tra tagli di ogni tipo. Insomma: nasce lo spritz in bottega.
Ottenuti tutti i permessi, il successo di Moreno non si è fatto attendere: prime serate per amici, poi subito tutti i coperti esauriti e addirittura adesso arrivano intere compagnie di amici a festeggiare compleanni e ricorrenze varie. «Ma c’è anche chi passa per un panino veloce a pranzo», spiega Favaretto, che in tempi non sospetti è stato l’inventore dell’ormai ricercato “MeKMoreno”, hamburger di carni italiane fresche e selezionate, con pomodoro, formaggio e insalata. Simile al famoso “Big Mac” del fast-food: «Ma», assicura Moreno, «il mio è più buono». (f.d.g.)
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