Moranzani, mancano 308 milioni

A 4 anni dall’avvio del progetto giro di boa per discarica dei fanghi dei canali e opere compensative
Di Gianni Favarato

MARGHERA. I ritardi sui tempi previsti ci sono, ma quattro anni non sono passati invano per un progetto da quasi 1 milione di euro, unico nel suo genere in Italia, che in cambio della realizzazione di una discarica di fanghi lagunari, prevede una serie di opere pubbliche di compensazione tra Marghera e Malcontenta. Dall’estate del 2008 – quando tra istituzioni, Porto, Magistrato alle Acque, consorzi di Bonifica e aziende (Eni e San Marco Petroli) è stato firmato l’Accordo di Programma per lo stoccaggio nel Vallone Moranzani a Malcontenta, dei fanghi più contaminati scavati dai canali portuali – ad oggi, sono stati scavati gran parte dei canali portuali e industriali (portando i fanghi nell’isola delle Trezze, nella cassa di colmata del Molo dei Sali e nella discarica provvisoria dei 23 ettari) e sono stati avviati i cantieri per le prime opere idrauliche anti-alluvione e di separazione del traffico stradale, mentre quelli per l’interramento degli elettrodotti e la predisposizione della mega-discarica – che ha appena ottenuto il Via – su cui nascerà il nuovo parco urbano di Malcontenta, cominceranno l’anno prossimo. Incontro pubblico il 21 dicembre. A fare il punto dello stato delle opere previste – con un incontro o che si terrà a Malcontenta il prossimo 21 dicembre – sarà lo stesso commissario straordinario all’escavo dei canali, l’ingegnere Roberto Casarin, il cui mandato, dopo 8 anni, scade definitivamente, lasciando alla Regione Veneto il compito di portare a termine, entro i prossimi otto anni, tutte le opere del progetto del Moranzani.

Il piano finanziario. Grazie all’accordo sottoscritto del 2008 con l’Autorità Portuale di Venezia sulle tariffe a suo carico per lo scavo dei fanghi dai canali e il loro smaltimento – a fronte di un costo complessivo del progetto in gestione commissariale, calcolato nel 2008 – il costo ammonta a 708 milioni di euro (lievitati nel frattempo a 911 milioni) dei quali 491 già disponibili, tranne 5 milioni di euro a carico della Provincia e 3 milioni del Comune di Venezia per le opere stradali. Mancano poi 308 milioni di euro che sarebbero dovuti arrivare, in buona parte, dal pagamento delle tariffe di scavo e smaltimento dei fanghi dei canali industriali per portare la loro profondità alla quota prevista dal piano regolatore portuale. Ma solo il canale dei Petroli (Malamocco-Marghera) e stato portato a 12 metri di profondità, mentre per gli altri canali (Sud, Nord, Ovest) lo scavo è arrivato a profondità variabili tra i 9 e gli 11 metri. Inoltre, mancano all’appello anche 33 milioni a carico dei Consorzi di Bonifica e 50 milioni per lo stoccaggio nella futura discarica del Moranzani dei fanghi scavati dal Magistrato alle Acque per completare il marginamento del sito di interesse nazionale di Porto Marghera; scavi che non sono stati realizzati completamente per il mancato arrivo dei 70 milioni dal ministero dell’Ambiente per le ultime transazioni per i risarcimenti ambientali da parte delle aziende di Porto Marghera.

Lo stato dei cantieri. Per quanto riguarda le opere di compensazione previste è stato avviato il cantiere per l’allargamento di via dell’Elettronica e nei primi mesi del 2013 arriveranno le ruspe per l’allargamento di via dell’Elettricità e le due nuove rotonde sulla Sr11 e il sovrappasso sulla Romea per separare dal traffico urbano quello pesante di camion e Tir. Sono già state avviate anche le opere idrauliche, in particolare sono stati rafforzati gli impianti di pompaggio e scaricamento acque piovane, mentre resta da avviare l’intervento sul bacino del Lusore. Dai primi mesi del 2013 partirà anche l’interramento degli elettrodotti di Terna e delle sottostazioni elettriche dell’Enel nell’area del Moranzani, dove sorgerà la mega-discarica con un impianto di trattamento per i fanghi (Veritas) che saranno stoccati e messi in sicurezza fino a un’altezza di 14 metri con una collina che costituirà il nuovo parco urbano di Malcontenta. Per lo spostamento dei depositi della San Marco Petroli bisognerà aspettare il 2012 quando sarà completata la discarica Moranzani e quasi quella provvisoria dei 23 ettari a Malcontenta gestita da Alles spa.

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