Moraglia al Cavanis difende la scuola privata
VENEZIA - Mentre la città si prepara in vista della festa della Madonna della Salute del prossimo mercoledì, fervono numerosi appuntamenti per il patriarca Francesco Moraglia. Sabato alle 9,30 alla presenza del sindaco Giorgio Orsoni il presule interviene alla cerimonia d’apertura del ponte votivo sul Canal Grande, allestito all’altezza del traghetto tra Santa Maria del Giglio e San Gregorio.
Oggi invece Moraglia si è recato nello storico Istituto cattolico Cavanis. È stata “una lezione di vita”. Ad attenderlo, tra canti ed applausi, oltre 400 alunni con i docenti della scuola elementare, media e i licei classico e scientifico, i religiosi Fabio Sandri, rettore, e Pierluigi Pennacchi, economo generale. Grande l’attenzione dei giovani in aula magna.
Nel saluto iniziale Claudio Callegaro, dirigente scolastico, ha ricordato la problematica della scuola paritaria: «Se è parte integrante della missione della Chiesa va sostenuta dalle diocesi». Sull’attuale tema il Patriarca ha rilanciato con parole chiare e decise: «La scuola paritaria non deve chiedere contributi ma finanziamenti; risolve problemi economici allo Stato. Siamo ancora all’interno di una visione ideologica. La scuola paritaria fa un servizio pubblico a costo inferiore».
Il pastore Francesco nel rievocare ricordi personali ha spiegato agli alunni il problema fondamentale dell’educazione: «Dovete sentirvi coinvolti in un progetto, essere soggetti attivi, interlocutori. Se non c’è questo atteggiamento sarete destinati, anche nella vita, a sopportare le cose». Preoccupato sulla futura società della tecnoscienza ha detto: «Voi ne sarete coinvolti. Chi la governerà?». Dalla scuola alla vicina chiesa dei Gesuati per la messa. Presenti anche le famiglie. Nell’omelia il patriarca Moraglia ha detto: «Si educa quando si ha fiducia negli altri. L’educatore è una persona che offre un’esperienza, un sapere, una filosofia di vita. L’educazione è un fatto di cuore».
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