Monossido, intossicati madre e figlio

L’intervento verso le 12.30 in un appartamento di Dorsoduro: entrambi sono stati trasferiti in camera iperbarica
Di Francesco Furlan
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 21.12.2016.- Appartamento a Dorsodro 2333.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 21.12.2016.- Appartamento a Dorsodro 2333.

VENEZIA. Madre e figlio intossicati dal monossido di carbonio. È accaduto ieri, verso le 12.30, in un appartamento privato al civico 2333 di Dorsoduro, in corte Mazor a due passi dal bar ristorante Cambusa. L’allarme è scattato quando, verso l’ora di pranzo, un uomo di 45 anni, F.P., ha sentito la testa che gli girava ed è caduto a terra riportando qualche trauma, anche se non in modo grave. La causa del malore era un’intossicazione da monossido di carbonio: i medici lo hanno verificato sottoponendolo ad alcuni esami al pronto soccorso dell’ospedale civile.

Motivo per cui hanno avvisato i vigili del fuoco, ai quali hanno chiesto di raggiungere quanto prima l’appartamento, nella zona di Santa Marta, per accertarsi dello stato di salute delle altre persone presenti. I vigili del fuoco, raggiunto l’appartamento, hanno trovato la madre dell’uomo, E.M., di 69 anni, che era cosciente ma che cominciava ad accusare alcuni primi malori, così come un’altra parente, che ugualmente si è recata all’ospedale per accertamenti. Solo per madre e figlio però si è reso necessario il trasferimento alla camera iperbarica di Marghera dove entrambi sono stati sottoposti a ossigenoterapia per “pulire” il sangue dal monossido di carbonio. Nonostante l’intossicazione le condizioni di madre e figlio, ieri sera, non destavano preoccupazioni tra i medici. L’intervento dei vigili del fuoco è stato necessario anche per cercare di capire quale fosse l’origine del monossido. I primi controlli hanno riguardato la caldaia, che però a un primo esame sembra funzionare regolarmente anche perché i proprietari l’avevano sottoposta a controllo poche settimane fa. Altre verifiche hanno riguardato il camino, ma anche in questo caso, a un primo esame, non sono state riscontrate anomalie. Le verifiche sono state fatte sia dai vigili del fuoco che dai tecnici del gas. Oggi verranno realizzate nuove verifiche, più approfondite, per cercare di capire quale possa essere stata l’origine della fuga del monossido. A metà novembre una fuga di monossido dalla caldaia di un appartamento aveva causato il decesso di un’anziana di 85 anni, Emilia Montagner, originaria del Lido di Venezia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia