Monossido, famiglia salvata dai canarini

Li hanno visti morire inspiegabilmente nella notte, hanno chiamato i pompieri
Due canarini, il loro sacrificio ha salvato una famiglia
Due canarini, il loro sacrificio ha salvato una famiglia
SOTTOMARINA. Salvati dai canarini. Una famiglia di quattro persone ha evitato una pericolosa intossicazione da monossido grazie all'involontario sacrificio dei due animaletti che - per primi - hanno subito l'effetto delle micidiali esalazioni, consentendo alle potenziali vittime di chiamare i soccorsi in tempo.


In quell'appartamento di Sottomarina vecchia, alle quattro dell'altra notte, dormivano tutti: marito e moglie, circa settantenni, un fratello di lei, di qualche anno più anziano, e il figlio 40enne della coppia. E' stato a quell'ora che il marito si è svegliato e si è diretto verso il bagno. Nel buio e nel silenzio di quell'ora, poteva non accorgersi di nulla. Invece, passando in cucina, ha guardato la gabbia dei canarini e, pur mezzo addormentato, si è accorto che uno dei due era immobile sul fondo, mentre l'altro agitava debolmente le alucce. L'uomo ha avuto uns intuizione: il gas. Probabilmente sapeva che, fino al secolo scorso, alcune specie di uccelli venivano usate nelle miniere di carbone e zolfo come «allarmi» per segnalare la presenza del grisou, un gas dal notevole potere esplodente e incendiario. Il piccolo apparato respiratorio dei pennuti, infatti, risente prima di quello umano degli effetti dell'inalazione dei gas e la loro agonia segnalava ai minatori la necessità di allontanarsi.


Così l'anziano ha svegliato il resto della famiglia, per sentire come stavano e ha chiamato i pompieri, segnalando la possibile intossicazione da monossido. Sul posto anche i carabinieri del Norm. Tuttavia i primi rilievi strumentali eseguiti dai vigili del fuoco non hanno evidenziato nulla. Ma, su insistenza dei carabinieri, i due coniugi si sono recati al pronto soccorso, dove hanno avuto conferma di una lievissima intossicazione della quale, peraltro, non avevano alcun sintomo. Così anche gli altri due componenti della famiglia sono andati a farsi visitare e tutti e quattro sono stati trattenuti in osservazione fino al pomeriggio di ieri, ma solo per prudenza. E' probabile che la caldaia, ora sigillata e in attesa di revisione, avesse una piccola perdita intermittente. I quattro avevano inalato il gas nei giorni precedenti e, forse, non sarebbero stati male ancora per qualche tempo.

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