Moniego a rischio idraulico pronto il Piano delle acque
NOALE. L’area nord di Moniego è la zona più a rischio idraulico del comune di Noale. È quanto emerge dal piano delle acque approvato con voto unanime nell’ultimo Consiglio comunale, anche se di recente, con il consorzio di bonifica Acque Risorgive, sono stati già fatti dei lavori per ridurre le possibilità di allagamento.
Più di una volta, in caso di forti precipitazioni, delle aree erano finite sotto. Ora in municipio hanno le idee un po’ più chiare dove mettere mani, anche se oltre ai soldi in cassa, serviranno quelli dagli enti superiori per aprire altri cantieri. Il progetto è nato ancora nel giugno del 2005 sotto la giunta di Carlo Zalunardo e portato avanti dal suo successore Michele Celeghin anche in accordo con l’ex assessore all’Ambiente della Provincia Paolo Dalla Vecchia.
«Mi fa piacere che l’iter si sia concluso», spiega il consigliere d’opposizione di Noalesi al Centro ed ex assessore ai Lavori pubblici Michele Cervesato, «perché negli anni scorsi si è lavorato molto. Ora mi auguro che ci possano essere i soldi per realizzare gli interventi, almeno quelli più importanti». Per le zone più a rischio, si è già provveduto a sistemare la zona. A cavallo tra il 2015 e il 2016 il Comune ha stanziato 10 mila euro per scavare e ripulire quasi 6 mila metri di fossati tra i paesi di Moniego, Briana e Cappelletta, ovvero tutte le frazioni. In particolare, sono stati riordinati quelli in via Ronchi e via Ramo Ronchi a Moniego, via Santa Margherita, l’arteria centrale di Cappelletta, e via Brugnole tra Noale e Briana. Con l’occasione, sono stati ripuliti pure i collegamenti minori tra fossi e invasi.
In via Fosse a Moniego sono state messe delle porte a vento.
Anche via Ongari è stata interessata dai lavori e si sono conclusi quelli del corso d’acqua di confine dell’oasi presente più a ovest. Inoltre è stato creato un nuovo fossato tra l’area umida e la linea ferroviaria per permettere uno scolo più efficace essendo una zona interessata da allagamenti.
«Il nostro territorio è pieno di canali, scoli e passaggi che permettono la raccolta e lo scorrimento verso il mare delle acque piovane recepite dai terreni» spiega l’assessore alla Manutenzione di Noale Andrea Muffato «ma se non sono puliti e liberi straripano e allagano le aree attorno, comprese le case. Tuttavia, abbiamo già pianificato degli interventi quinquennali».
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