Monica: «Sapevo che la verità sarebbe venuta fuori. Ma la rabbia c'è»

La donna condannata a 24 anni di carcere da innocente parla per la prima volta. «Ho sopportato perché le persone che conoscevo non hanno mai avuto dubbi su di me»

VENEZIA. «Ho sempre avuto fiducia che prima o poi la verità sarebbe venuta fuori e che sarebbe stata fatta giustizia». Monica Busetto rompe il silenzio dopo l’emozione che ieri, appena rivista la luce fuori dal carcere femminile della Giudecca, a Venezia, le aveva impedito di parlare.

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Lo fa per liberarsi del peso che ha tenuto dentro negli oltre due anni di detenzione e l’emozione talvolta le incrina la voce. «Ho sopportato perché sapevo che avevo ragione e perché le persone che mi conoscevano non mi hanno mai abbandonato e hanno sempre creduto nella mia innocenza».

«Ho sopportato perché sapevo che la verità sarebbe emersa»


 Da ieri alle 16.35 la donna è finalmente libera. Per adesso sta con la sua famiglia a Castello, cercando di recuperare quel calore che le è mancato più di ogni altra cosa. Monica, un viso molto dolce e un modo di fare molto pacato, ha trattenuto a fatica le lacrime quando le si è chiesto se provava rabbia. A quel punto, i muscoli del volto si sono tesi e, con un filo di voce ha detto «La rabbia c'è...», senza riuscire ad aggiungere altro. Il padre, insieme all'attuale compagna, le sono vicini e anche per loro è finito un incubo.


Ieri Monica è uscita dal carcere con un'espressione molto seria. Anche questa mattina sembrava impaurita dalle domande, ma quando ha raccontato il momento in cui ha appreso della sua liberazione finalmente, dal suo volto, è uscito un grandissimo sorriso e i sui occhi si sono illuminati di gioia, un'emozione che da troppo tempo non provava e che quasi fa ancora fatica a concedersi.

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