Molla il negozio dopo 33 anni: «Il Comune ci ha affossati»

MESTRE. Michela De Marchi lascia lo storico negozio di alimentari di via Trezzo, a Carpenedo, dopo 33 anni. L’attività, fondata da sua madre Fedora Bigolin nel 1968, non chiuderà e sarà portata avanti da un’azienda locale che l’ha rilevata. Michela, considerata una persona di famiglia dai tanti residenti della zona di piazza Carpenedo, ieri è stata in negozio per l’ultima volta: da oggi ci saranno due nuove commesse. Per salutare i clienti ha organizzato una piccola cerimonia d’addio sabato mattina in negozio.
Come mai ha deciso di lasciare la sua attività dopo una vita? «La crisi economica ha reso molto difficile la vita dei piccoli commercianti», risponde la De Marchi, «ma la mazzata più grossa ce l’ha data la chiusura di via Santa Maria Dei Battuti. Una scelta incomprensibile dell’amministrazione che ha gravemente danneggiato tutti i negozi della zona, eliminando di fatto il passaggio per via Trezzo che ci portava clienti. Prima di decidere di mollare, ho dovuto lasciare a casa persone che lavoravano per me, non è stato facile. Mi piange il cuore a vedere il commercio di Carpenedo in questo stato. Comunque, le persone che prenderanno il mio posto sono giovani in gamba e sono convinta che avranno successo. Mi dispiace anche di lasciare un’attività», aggiunge la commerciante, «che è stata importante per tutta la mia famiglia. Prima di me c’era infatti mia madre che si faceva aiutare da mio padre Mario e da me e dalle mie sorelle Anna e Manuela».
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