Molina: «Mi hanno invitato a mollare»

Verso le primarie. L’ex consigliere comunale denuncia pressioni dalla dirigenza del Pd. Il senatore Casson: «Partecipi»
Di Giorgio Cecchetti
Conf. stampa: Felice Casson partecipa alle primarie del centrosinistra per la candidatura a sindaco di Venezia
Conf. stampa: Felice Casson partecipa alle primarie del centrosinistra per la candidatura a sindaco di Venezia

«Alcuni mi chiedono di fare un passo indietro per sostenere Casson. No!». È lapidario il primo candidato del Pd a scendere in campo per le elezioni comunali Jacopo Molina sulla sua pagina Facebook. Non lo è altrettanto quando gli si chiede chi mai gli avrebbe dato quel consiglio. «È venuto dalla dirigenza del partito» risponde, ma nomi non ne vuole fare. Quello che sostiene potrebbe essere davvero accaduto, visto che nel Partito democratico più d’uno pensa che alle primarie il numero dei concorrenti debba essere limitato e soprattutto che non debbano sbranarsi tra loro. Altrettanto lapidario Felice Casson, per ora il solo altro candidato: «Fare le primarie è fare il bene della città» sostiene e invita Molina a non mollare e a parteciparvi.

Nella sua pagina Facebook Molina spiega che stima Casson «lo sostenni nel 2005, ma alle primarie intendo esserci. E vincerle». «Venezia ha bisogno di una rottura con il passato», prosegue, «alla mia generazione, anche alla città, sono state tarpate le ali troppe volte. Con i risultati che tutti conosciamo». «Quando dico che si cambia, lo faccio sul serio. Fatevene una ragione!» conclude. A voce, poi, racconta come è successo: «Mi hanno avvicinato per convincermi che non sarebbe il caso di andare allo scontro all’interno del partito». «Io non sono il tipo che prima mi faccio avanti», spiega, «e se poi mi propongono qualcosa mi ritiro e lascio il campo». «Io vado avanti e mi presenterò alle primarie» ribadisce Molina. Sui nomi, però, niente da fare: non vuole rivelare chi lo ha avvicinato e chi gli ha chiesto di fare un passo indietro, solo quell’accenno alla dirigenza del partito. Una reticenza che spinge più di qualcuno a non credere che ci sia stato davvero un dirigente del Pd veneziano a invitarlo a ritirare la sua candidatura e che la sua sia una battuta polemica, una provocazione politica per alimentare la discussione, per attirare l’attenzione, insomma per riscaldare un po’ questo inizio di campagna elettorale in vista delle primarie.

Per ora a candidarsi ufficialmente, almeno dall’interno del Pd, ci sono soltanto loro due: da tempo si fa il nome dell’attuale sottosegretario all’Economia Paolo Baretta, che comunque non è ancora uscito allo scoperto e che forse neppure uscirà dopo la discesa in campo ufficiale di Casson. Così come il candidato lanciato dall’ex sindaco Massimo Cacciari, aveva parlato di un giovane e mestrino, che tutti hanno indicato nel giornalista Nicola Pellicani. C’è da attendere ancora poco: entro la metà di gennaio chi vorrà farsi avanti dovrà decidere.

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