Molina aggredito nella notte da un gruppo di giovani

Il candidato alle primarie affrontato a San Polo con insulti e lancio di bibite Lui accusa: «Sfaccendati dei centri sociali». Tommaso Cacciari replica: «Bugie»

Sarebbe una giovane coppia che ha occupato un alloggio pubblico, ad aver dato il là - sostenuto da una forte dose di alcol - all’aggressione dell’altra notte ai danni dell’avvocato Jacopo Molina, candidato di area renziana alle primarie del Pd, insultato (“Candidato sindaco del c...”), minacciato (“vai via o ti prendiamo a pedate”) e oggetto del lancio di cioccolata calda e vino a lordargli la giacca (“Ieri il consolato tedesco, oggi a te”).

Un’aggressione a freddo, avvenuta in campo San Polo da parte di un gruppo di giovani, mentre alla mezzanotte di giovedì Molina stava tornando verso casa, dopo un incontro con i dipendenti comunali che hanno occupato il Comune. Un incontro casuale, sfociato negli insulti e nel lancio di bibite varie. Nel post su Facebook con il quale, ieri mattina, ha dato notizia dell’accaduto, l’avvocato-candidato ha individuato nell’area dei centri sociali, l’origine dei suoi aggressori: «Se pensano di intimidirmi, hanno sbagliato persona. Perseguirò con ancora maggior forza l'obiettivo che mi sono prefissato: diventare sindaco per rendere la nostra città più sicura e vivibile. È tempo di intervenire su questi sfaccendati che ciondolano tra centri sociali e nulla fare, spesso pseudo rivoluzionari d'accatto figli di papà o che vivono di espedienti».

Un j’accuse che ha provocato la reazione di Tommaso Cacciari, portavoce dei centri sociali: «Non esiste, non c'entriamo nulla. L’altra notte eravamo anche noi all'assemblea dei comunali e nessuno lo ha aggredito. Certo, a San Polo è accaduto qualcosa, ma a Venezia e Mestre centro sociale significa Laboratorio autogestito Morion e Rivolta e nessuno di noi ha fatto questa cosa. Mi dispiace per quanto è accaduto a Molina, ma è stato qualcun altro: accusare i centri sociali genericamente è una manovra scorretta, da parte di chi pensa di candidarsi a sindaco. Non si può fare campagna elettorale speculando con accuse campate in aria».

Poi Cacciari e Molina si sono sentiti e chiariti, mentre è arrivata da esponenti di tutti i partiti la solidarietà. Dal tam tam, è poi venuto fuori il profilo della giovane coppia che ha dato il là all’aggressione, con il sostegno di una decina di amici: si tratterebbe di due giovani dell’area anarchica, estranei al Morion.

Roberta De Rossi

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