Molestie, i due infermieri tornati al lavoro
Sono al loro posto di lavoro i due infermieri accusati di molestie sessuali ai danni di un’anziana degente della casa di cura. I due infermieri erano finiti nell'occhio del ciclone dopo che una 77enne ricoverata p alla Rizzola aveva sostenuto che i due avessero mimato atti sessuali durante il cambio del pannolone avvenuto sul letto della stanza. Lo aveva raccontato a una parente, arrivata improvvisamente nella stanza a trovarla proprio in quel momento. La stessa che poi aveva fatto denuncia ai carabinieri facendo esplodere un caso che ha gettato un’ombra sull’intera gestione della Rizzola, alimentando voci e pettegolezzi, ma soprattutto creando grossi problemi al personale e alla sua reputazione.
La casa di cura ha sospeso i due che poi sono stati mandati in ferie forzate durante gli accertamenti all’interno del reparto e della struttura in generale. I vertici della Rizzola hanno dunque avviato l’inchiesta interna al fine di stabilire l'eventuale colpevolezza. Sono stati sentiti altri pazienti, il personale medico e infermieristico, le rispettive famiglie dei due infermieri. Un’indagine accurata che avrebbe evidenziato, secondo i responsabili dell Rizzola, la loro estraneità alla vicenda che sarebbe pertanto stata frutto di un equivoco accaduto nella stanza della signora, persona anziana e con problemi fisici, ma giudicata comunque lucida anche dai medici della Rizzola che l'hanno visitata in quei giorni.
Nelle scorse settimane, il chirurgo della casa di cura, dottor Paolo Madeyski, era più volte intervenuto anche sul blog del suo movimento di opinione, il Ponte, difendendo il personale accusato, certo della loro professionalità, della formazione interna ricevuta in questi anni. E aveva stimolato un dibattito in città, come spesso avviene all’interno del blog in rete. Anche il personale della casa di cura aveva difeso subito i colleghi, imputando a uno spiacevole equivoco la denuncia firmata dai parenti alla compagnia dei carabinieri di San Donà. La direzione sanitaria della casa di cura si era detta pronta a denunciare immediatamente i due dipendenti qualora la commissione interna avesse evidenziato la loro colpevolezza. Così non è stato. Ma la parola finale, è ovviamente della Procura della Repubblica, dopo la denuncia a opera dei parenti, che proseguirà nelle indagini, quelle che davvero contano e super partes che non si sono certamente fermate dopo l'esito della commissione interna. (g.ca.)
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