Moglie tradita fa picchiare l’amante del marito

Chioggia: la donna, insieme al figlio, organizza una vera spedizione punitiva con cinque persone. La vittima finisce in ospedale
Woman seducing man in board room
Woman seducing man in board room

CHIOGGIA. Storia di adulterio, di onore e di annessa spedizione punitiva alla ex Casa del Pescatore, residenza popolare nel quartiere Tombola, ai piedi del ponte del Musichiere.

A farne le spese una donna ultracinquantenne, picchiata a sangue da un “commando” in azione punitiva, composto da almeno due uomini e tre donne. Il gruppo, capitanato dalla moglie inferocita, ha preso di mira l’amante del marito. Il piano è stato studiato nei minimi particolari.

La cinquantenne, residente alla Casa del Pescatore, a quanto pare intrattiene una relazione extraconiugale con un uomo che di professione fa il fruttivendolo. La tresca sembra andare avanti da un po’ di tempo al punto che la moglie dell’uomo, che abita nel centro di Sottomarina, organizza la spedizione. Chiama a raccolta il figlio che, a sua volta, convoca un amico e altre tre donne: in tutto cinque persone.

Il gruppetto però non sa come accedere all’appartamento dell’amante. Viene così avvicinato il compagno della stessa e, con una banale scusa, forse convincendolo di voler parlare con la donna per mettere fine alla relazione, si fanno accompagnare nell’appartamento del Tombola.

Una volta però aperta la porta i cinque entrano in azione: in due tengono fermo il compagno della donna e gli altri si avventano contro la cinquantenne, colpendola ripetutamente con calci, pugni e schiaffi. Solo quando lei è sanguinante, con il volto tumefatto e ferite in varie parti del corpo, il gruppo di violenti decide di fermarsi, convinto di avere dato una bella lezione all’amante del fruttivendolo e se ne vanno.

Nel frattempo, allertate dai vicini che hanno udito il frastuono e le urla di dolore della donna, sono intervenute le forze dell’ordine. In particolare, arriva una volante del vicino commissariato di pubblica sicurezza che però non pesca nessuno in flagranza di reato e raccoglie però le testimonianze dei vicini.

Sul posto arriva anche un’ambulanza del 118 che riparte vuota. La donna si è infatti recata con mezzi propri, accompagnata evidentemente da un conoscente, al Pronto soccorso. Qui le sono stati riscontrati parecchi traumi in più parti del corpo, tanto da indurre i sanitari a tenere in osservazione la malcapitata per una giornata intera prima di essere dimessa.

La polizia è comunque sulle tracce di chi ha partecipato al raid punitivo. —


 

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