Mogliano rilancia il consorzio dei vigili
MOGLIANO. Carola Arena rilancia la polizia locale di zona e chiama a raccolta i comuni limitrofi di Preganziol, Casier, e Casale sul Sile. L'idea di creare un consorzio tra le polizie municipali dei diversi comuni, integrando i diversi comandi e operando un comune controllo del territorio, era naufragata definitivamente nel 2011 a causa delle divisioni politiche.
Ora l'idea torna in auge, forte anche di un nuovo asse politico e strategico che coinvolge molti comuni della bassa trevigiana. Il primo esperimento, una collaborazione tra la polizia locale di Mogliano e quella di Preganziol, sta già per concretizzarsi.
Tra ottobre e novembre dovrebbero tornare i pattuglioni notturni anti prostituzione. Il nuovo sindaco del Partito Democratico ci tiene a dimostrare che sul tema della sicurezza la nuova amministrazione è pronta a tenere il passo.
«Stiamo facendo molto», spiega Carola Arena, «abbiamo messo a bilancio l'incremento della video sorveglianza, stiamo stipulando un accordo per collegare le telecamere private installate nellaarea Spz con il sistema dell'amministrazione in dotazione alla polizia locale. Il comandante Stefano Forte, inoltre, su mia richiesta ha elaborato un progetto di collaborazione con la polizia di Preganziol per lavorare anche in una fascia oraria serale, in particolare per il controllo del Terraglio. Per almeno quattro giorni alla settimana l'orario di servizio serale sarà esteso dalle 18 alle 24».
Tornano i pattuglioni? «Non li chiamerei così», risponde il sindaco, «ci saranno le due polizie locali impegnate a controllare il territorio. È una prima collaborazione che dovrebbe allargarsi a un coordinamento di zona tra le varie polizie municipali. In base alla legge regionale la nostra area comprende anche Casier e Casale».
State per resuscitare il vecchio progetto del consorzio? «Preganziol e Casier mi hanno già detto che sono interessate, intensificare la presenza della polizia municipale sui territori va nel senso di dare anche una percezione di sicurezza ai cittadini, oltre che un concreto controllo. Molti progetti in questo senso funzionano, Azzolini, mio predecessore, ha affossato tutto, ha disertato le riunioni e ha fatto ostruzionismo a questo progetto forse per ragioni politiche: è stato un errore». Dopo tre anni, e forse con meno incentivi regionali, forse la polizia di zona è pronta a decollare.
Matteo Marcon
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