Mof aperto, i grossisti: «Parte il rilancio»
Tra ieri e oggi prima notte di lavoro al nuovo Mof (mercato ortofrutticolo) di Mestre che si è spostato da via Torino, dove ha operato per decenni, in via delle Macchine a Marghera nella nuova area completata in cinque mesi e 21 giorni di lavoro dopo l'accordo della fine d'anno del 2014 tra Comune di Venezia e Fondo Lucrezio di Andrea Mevorach. Nella struttura di 15 mila metri quadri, dotata di nuovi parcheggi esterni concessi in comodato d'uso ai grossisti dal Comune di Venezia con una delibera di giunta di poche settimane fa, inauguarata in maneira informale ieri mattina, trova posto la nuova area mercatale coperta del mercato della frutta e verdura dove operano 12 operatori del consorzio presieduto da Paolo Rovoletto. A disposizione dei grossisti del mercato un immobile antisismico con impianto di rilevamento fumi, una speciale copertura con dispositivi per lo spegnimento del fuoco, 35 celle frigorifere, sistemi elettrici di chiusura simili a quelli delle aree commerciali.
Quattrocento presenze. Circa 400 le presenze per notte per una struttura - come ha più volte spiegato Rovoletto - che vuole rappresentare per i grossisti del mercato un’occasione di rilancio e crescita, dopo le tante difficoltà del passato a stare al passo con altri mercati vicini, come quello di Padova.
Boraso ringrazia. «In 365 giorni di lavoro, che è di per sé un record, il risultato è stato raggiunto e i ringraziamenti non vanno solo alle imprese che hanno lavorato nel cantiere, la Edilbasso e la Faber, ma anche all'ex vicesindaco Sandro Simionato e poi all'ex subcommissario del Comune, Michele Scognamiglio, che hanno portato in porto questa operazione che ora con la nostra amministrazione si concretizza. E vanno ringraziati anche gli uffici, Patrimonio e Lavori pubblici per la velocità della loro azione», spiega l'assessore al Patrimonio e alla Mobilità, Renato Boraso, molto soddisfatto del via all'attività.
Stop alle penali. Il 31 dicembre scorso, un anno dopo il via all'intesa sui lavori nell'area dell'ex Feltrificio veneto, è arrivata anche la consegna definitiva dell'area di via Torino alla società Campus che realizzerà edifici per residenza e commerciale al posto dell'ex mercato, oramai chiuso. Una consegna che mette fine alle penali da 5 mila euro al giorno che la società del gruppo Mantovani aveva messo in conto al Comune per ogni giorno di ritardo di consegna dell'area. La penale maturata nel 2015, di 1 milione e 800 mila euro, è stata coperta dagli oneri di urbanizzazione legati ai nuovi standard a parcheggi e verde previsti dalla variante al progetto della Campus per via Torino, varata dalla giunta Brugnaro.
Affitto. Ora i grossisti del mercato pagheranno al Comune un affitto di 400 mila euro l'anno per trent'anni d'uso della nuova area mercatale, costata complessivamente 22 milioni di euro. Resta sospesa invece la realizzazione della nuova piscina che Marghera attende, valore 2 milioni e 800 mila euro. Il nuovo sindaco ha preferito spostare il nuovo impianto da via delle Macchine, dove era previsto dal vecchio accordo, all'area delle Vaschette.
Piscina. «Dopo il 7 gennaio dovrebbero arrivare gli esiti delle caratterizzazioni dei terreni delle Vaschette e dall'analisi capiremo se si può davvero andare avanti con lo spostamento qui della piscina», precisa Boraso.
Banchina galleggiante. Il nuovo Mof di Marghera è dotato anche di impianto fotovoltaico di grandi dimensioni, probabilmente il primo in un edificio di proprietà comunale. Per realizzarlo sono stati stesi anche 75 mila metri di cavi ed è dotato di una banchina galleggiante per il carico-scarico delle merci, di 1.250 metri quadri, che consente, grazie all'autorizzazione del porto, di imbarcare le merci su barche dirette al centro storico veneziano. Tutti gli uffici, infine, sono climatizzati e cablati.
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