Mobilitazione per San Girolamo, concerto per raccogliere fondi

Appello dell’arciprete del Duomo, don Bernardi, dopo il "crollo" della chiesa di Mestre: servono almeno duecentomila euro per recuperarla
Morsego/Foto Agenzia Candussi/Mestre, via San Girolamo/ chiesa di San Girolamo
Morsego/Foto Agenzia Candussi/Mestre, via San Girolamo/ chiesa di San Girolamo

MESTRE. L'appello è rivolto alle parrocchie, al sindaco, al governatore della Regione, ai singoli cittadini, alle associazioni di categoria e a quegli enti o aggregazioni che abbiano a cuore Mestre e le tanto preziose tracce del suo passato. L'arciprete del Duomo di Mestre don Gianni Bernardi ieri mattina, dal convento delle suore Figlie della Chiesa, ha chiesto aiuto concreto per il restauro della chiesa di San Girolamo, la più antica della città (la sue erezione risale al 1261), che la sera dell'11 gennaio ha visto staccarsi gli intonaci del cornicione della facciata, che presenta fratture sui capitelli ionici e lacune di stucco nelle nicchie delle decorazioni.

Ieri mattina, assieme al parroco, Marco Brusutti, presidente dell'omonima Fondazione, Antonio Serena, presidente del Comitato Interclub che raccoglie i dieci club service cittadini, con Giampaolo Rallo del Comitato, l'architetto Stefano Battaglia, responsabile del progetto di restauro.

Morsego/Foto Agenzia Candussi/Mestre, via San Girolamo/ chiesa di San Girolamo
Morsego/Foto Agenzia Candussi/Mestre, via San Girolamo/ chiesa di San Girolamo

La prima parte dell'intervento conservativo riguarda la facciata: il materiale lapideo va consolidato, così come l'intonaco e gli stucchi, vanno rimosse le incrostazioni, quanto si è depositato negli anni, combattuti i segni dell'umidità e anche l'azione dei colombi. Il tutto per il costo di circa 80mila euro che potrebbero diventare 100mila in corso d'opera.

L'architetto Battaglia ha però redatto, in collaborazione con la Sovrintendenza e la supervisione dell'Ufficio Beni Culturali del Patriarcato, un progetto di restauro complessivo dell'intero corpo dell'edificio che comprende il fianco sud della chiesa «dove ci sono fessurazioni preoccupanti», l'abside e il campanile (urge il riconsolidamento di giunti e mattoni) che insiste in strada. Un intervento strutturale che potrebbe costare altri 200 mila euro. Sono da verificare diversi punti ancora, tra cui la vicinanza con la proprietà adiacente ed essere certi anche che la realizzazione del parcheggio interrato non abbia in qualche modo influito.

La Sovrintendenza è in fase di rilascio delle autorizzazioni, una volta ricevuto l'ok, si potranno conoscere i costi esatti e verranno scelte le ditte competenti che garantiranno i maggiori ribassi.

Morsego/Foto Agenzia Candussi/Mestre, via San Girolamo/ Conf. Stampa di presentazione del progetto di ristrutturazione della chiesa di San Girolamo
Morsego/Foto Agenzia Candussi/Mestre, via San Girolamo/ Conf. Stampa di presentazione del progetto di ristrutturazione della chiesa di San Girolamo

A monte di tutto ciò serve l'autorizzazione della Curia, legata, però, a doppio filo - come spiegato da don Bernardi e dall'architetto Battaglia - al reperimento delle risorse. Ad oggi i fondi raccolti sono 5mila. L'arciprete sta battendo ogni strada, compresa quella dell'8 per Mille, denaro che però arriverebbe molto in ritardo e tra le idee c'è quella di lanciare la campagna «adotta un frammento di San Girolamo». Per ora in salvataggio della chiesa è arrivata la Fondazione Brusutti.

Il 10 aprile nel Duomo di San Lorenzo si terrà il “Concerto della Misericordia” del sacerdote biblista, compositore nonché direttore d'orchestra del Papa, monsignor Marco Frisina, seconda uscita nazionale, con 100 voci del Gruppo Musica Insieme e 8 elementi dell'Orchestra Sinfonica da Camera della Fondazione Brusutti. I club service lavoreranno in collaborazione con la Fondazione all'evento: 600 gli invitati, una parte dei biglietti sarà disponibile da lunedì prossimo alla libreria San Michele di via Poerio. Il concerto sarà gratuito, chi vorrà potrà acquistare i Cd di monsignor Frisina per le Edizioni San Paolo a prezzo speciale.

«Intendiamo suscitare l'interesse della città», spiega monsignor Bernardi, «San Girolamo è amata da tutti ed è un bene di tutti, c'è chi viene da fuori Mestre per visitarla, proprio perché è l'unica sopravvissuta della cinta muraria. Marco Cè nel 1992, in occasione dell'ultimo restauro, la definì il “cuore pulsante di Mestre”. Speriamo che la popolazione mestrina si senta coinvolta, la chiesa è fragile, noi desideriamo ristrutturarla e sostenerla, ma la parrocchia da sola non ce la può fare».

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