Mobilità sostenibile, approvato il “biciplan”
La città ha il suo “biciplan”, lo strumento che, in accordo con il piano urbano del traffico, traccia le linee guida di sviluppo della mobilità sostenibile in città. Il biciplan è stato approvato dal consiglio comunale con i voti della maggioranza e del M5S. Astenuti i consiglieri della Lista Zaccariotto, di Scegli Civica ed Enrico Fingolo di Noi per San Donà. Forza Italia e Lega hanno abbandonato l’aula per protesta.
La seduta, dedicata all’analisi delle osservazioni inviate dai cittadini, è stata infatti contrassegnata da un piccolo caso politico, perché alcune osservazioni sono state presentate da Silvia Lasfanti (capogruppo di Cittàinsieme), che prima ha votato le controdeduzioni alle altre istanze e poi non ha partecipato alla votazione sulle proprie osservazioni e sul provvedimento complessivo. L’opposizione ha attaccato sull’irritualità di un capogruppo di maggioranza che presenta delle osservazioni. Ma Morosin (Cittàinsieme) ha ribattuto che si è trattato solo di farsi portavoce di alcune segnalazioni giunte dai cittadini.
Il biciplan prevede quattro tipologie di interventi. La prima riguarda l’adeguamento alla mobilità ciclabile di tratti di viabilità già esistenti. Lavori fattibili in fretta e con poco costo. Quindi ci sono l’attuazione delle cosiddette “zone 30”. E poi gli interventi che richiedono, con spese più cospicue, la realizzazione di nuove piste ciclabili, anche in collaborazione con gli altri enti.
«È un piano della mobilità ciclabile in cui crediamo molto e che si dà un orientamento di 5-10 anni», ha commentato l’assessore Lorena Marin. Attraverso le osservazioni è entrata nel biciplan anche la costruzione della pista ciclabile in via XIII Martiri, «uno degli interventi prioritari», ha esortato Alberto Gobbo (Fi). Intanto, però, in città tiene banco lo stato di degrado in cui iniziano a versare le postazioni per il “bike sharing”. (g.mon.)
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