Misteriosa intossicazione a Chioggia, sette in ospedale

Un odore acre ha provocato ieri mattina alle 10 l’intervento dei vigili del fuoco ieri mattina nell’ex Casa del Pescatore

CHIOGGIA. Momenti di apprensione e sette persone finite al pronto soccorso ieri mattina alle 10, nel palazzo che ospita alloggi popolari, conosciuto come ex Casa del Pescatore, ai piedi del ponte del Musichiere. Un odore acre e nauseabondo ha invaso il vano scale del palazzo attorno alle dieci di mattino. Quali sostanza si fosse sprigionata non è stato stabilito nemmeno dai tecnici della NBCR, l’unità dei vigili del fuoco di Mestre preposta a rilievi di questo tipo.

Fatto sta che sette persone hanno deciso di rivolgersi al pronto soccorso perché accusavano bruciori alla gola e lacrimazioni agli occhi. I vigili del fuoco di Chioggia, giunti dalla vicinissima caserma di riviera Caboto, praticamente a poche decine di metri dalla Casa del Pescatore, hanno confermato e percepito lo strano odore e per mettere in sicurezza lo stabile hanno chiesto alle famiglie residenti di chiudersi all’interno degli appartamenti, apponendo uno straccio umido sotto la porta. In effetti l’odore era particolarmente intenso sul vano scale, il che non è da escludere una qualche perdita sulla tromba dell’ascensore o una fuga di gas da una qualche tubatura per il condizionamento o altro.

Ad ogni modo i pompieri, per precauzione, hanno isolato l’edificio per almeno tre ore, fino a quando non è rientrato l’allarme dopo le 13. Nel frattempo però in sette hanno preferito salire sulle autoambulanze e sulle vetture private per farsi curare al pronto soccorso. Il personale medico, in realtà, non ha fatto altro che bagnare con acqua gli occhi di alcuni residenti che presentavano come sintomo una forte lacrimazione, per poi cercare di far passare i bruciori alla gola. Nessuno dei sette, è stato ricoverato e tutti hanno potuto far rientro nelle proprie abitazioni. Come sono rientrati anche tutti gli altri residenti del condominio, dopo che le analisi della NBCR dei vigili del fuoco non hanno trovato nell’aria nulla di insolito. A quel punto, con l’ausilio anche degli agenti di polizia locale, intervenuti sul posto, l’allarme è rientrato, come pure sono rientrati in caserma, poco dopo l’una, i pompieri della squadra di Chioggia. Che cosa però sia effettivamente successo rimane un mistero.

I sintomi accusati dalle persone rimaste intossicate sembrano molto simili a quelle che avevano colpito alcuni ricoverati nel pronto soccorso di Chioggia qualche tempo fa, il che potrebbe pure far supporre che a causare i bruciori a vista e gola potrebbe essere stato un qualche guasto alle condotte di areazione. Insomma tanta paura, tanta apprensione, ma nessun grave pericolo per la salute, anche se, vista la vicinanza dello stabile al deposito di gpl, durante le operazioni di carico e scarico dalle navi gasiere e dalle autocisterne, l’odore acre del gas potrebbe diventare all’ordine del giorno.


 

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