Missione Onu, i lagunari operativi nel sud del Libano

Cambio di responsabilità tra la brigata “Friuli” e la “Pozzuolo del Friuli” alla guida del contingente italiano che opera nel “paese dei cedri” dal 2006

MESTRE. Nei giorni scorsi, nella base “Millevoi” di Shama nel Libano del sud si è svolto il passaggio di responsabilità alla guida del contingente italiano e del settore ovest di Unifil (United Nation Interim Force in Lebanon). Ad avvicendarsi la brigata aeromobile “Friuli”, comandata dal generale di brigata Antonio Bettelli, sostituita dalla brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli” comandata dal generale di brigata Vasco Angelotti. Diventano quindi operativi anche i lagunari del “Reggimento Serenissima” di Mestre inquadrati con la Pozzuolo.

La cerimonia è stata presieduta dal Capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, ad assistere l’Ambasciatore italiano in Libano Giuseppe Morabito. Nel corso del discorso l’Ammiraglio ha posto l’accento sull’importanza dell’impegno delle forze armate nella missione in Libano, sottolineando i risultati di pregio del lavoro svolto dai militari italiani e riconoscendone i meriti.

Il passaggio della bandiera delle Nazioni Unite, formale atto di cessione della responsabilità, è stato presieduto dal comandante di Unifil, il generale di divisione Paolo Serra, alla presenza di numerose autorità militari, civili, religiose, e rappresentanze dei diversi contingenti nazionali impegnati nel sud del Libano.

Durante gli ultimi sei mesi, il contingente multinazionale, guidato dal generale Bettelli, composto da circa 1100 soldati italiani e da ulteriori 2300 militari provenienti da Brunei, Finlandia, Ghana, Irlanda, Malesia, Repubblica di Corea del sud, Slovenia e Tanzania, ha operato in stretto coordinamento con le Forze Armate Libanesi per garantire sicurezza e stabilità nel sud del Libano.

Le attività svolte giornalmente dalla “Friuli” hanno garantito il controllo del territorio attraverso circa 600.000 km percorsi dalle pattuglie italiane, in parte coperti in attività congiunte con le forze armate libanesi, in parte connessi con le esigenze operative di sminamento del territorio nei dintorni della linea di demarcazione che separa il Libano da Israele, la cosiddetta “blue line”. Queste attività hanno riguardato lo sminamento di ulteriori 2 corridoi nei quali sono state trovate e distrutte 13 mine.

Per i militari della brigata “Pozzuolo del Friuli” e quini per i lagunari, si tratta del quarto ritorno nella “Terra dei Cedri” dove resteranno per i prossimi sei mesi continuando l’opera iniziata nell’agosto 2006 proprio dagli uomini della stessa brigata di cavalleria.

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