Missione conclusa, i Lagunari tornano dall'Afghanistan
Si è conclusa, dopo sei mesi, la missione dei Lagunari in Afghanistan. L'orgoglio per un servizio reso con professionalità e grande umanità
MESTRE. "Siamo partiti con l'atteggiamento umile di chi affronta un teatro nuovo, ma a conclusione di questa esperienza i Lagunari meritano la promozione a pieni voti".
Così il comandante, colonnello Giovanni Parmiggiani, al suo rientro oggi dalla missione di sei mesi in Afghanistan, a fianco della Brigata Alpina Julia.
Nel dirsi "molto soddisfatto" per il lavoro svolto a Farah, il comandante del Reggimento Serenissima sottolinea l'importante attività compiuta dai suoi uomini in campo umanitario, a favore delle popolazioni locali.
I Lagunari hanno portato nei villaggi dell'area di loro competenza materiale scolastico (banchi, penne e quaderni), generi di prima necessità e attrezzature come lampioni a luce solare. "Il Reggimento è riuscito a suonare come un'orchestra _ dice ancora il colonnello Parmiggiani _ mostrandosi molto vicino alla popolazione ma anche alle forze di sicurezza afghane, di cui ha curato l'addestramento".
Sei mesi in Afghanistan, dopo le precedenti esperienze in tutti i teatri delle missioni italiane, dai Balcani all'Iraq e al Libano, si chiudono, per il comandante, "con un bilancio molto positivo, sia dal punto di vista professionale che umano".
"Penso che essere un comandante dei Lagunari _ dice _ sia un compito privilegiato perché gli uomini del Reggimento mettono un grande cuore in quello che fanno e rappresentano il meglio che l'Italia può esprimere".
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