Miss Italia a rischio senza diretta tivù vanno via gli sponsor

Jesolo. Il sindaco Zoggia incontra oggi le categorie «La Miren potrebbe rinunciare alla manifestazione»

JESOLO. Miss Italia potrebbe saltare e non solo a Jesolo. Il rischio è la cancellazione totale dell'evento. Mentre a Jesolo qualcuno ancora spera che le trattative per la diretta televisiva il 13 ottobre con La7 siano ancora in corso, il sindaco, Valerio Zoggia, ha già chiamato a raccolta tutte le associazioni di categoria e gli sponsor del territorio e oltre provincia. Si troveranno oggi, probabilmente nella mattinata, per discutere il da farsi. Al momento la diretta televisiva non c'è. Si parla di rete e diretta streaming, oppure di un network regionale che però possa essere visto contemporaneamente in tutta Italia. Forse si è cantata vittoria troppo presto.

Zoggia è perplesso forse per la prima volta. «Con associazioni e sponsor», dice, «cercheremo di capire se abbia o meno senso andare avanti. Noi abbiamo sempre sostenuto che c'è la massima disponibilità a ospitare l'evento e lo confermiamo. I nostri sponsor potrebbero anche accettarlo, senza la televisione. Ma gli sponsor della Miren non è detto che accettino senza un emittente nazionale. Verrebbero così a mancare le risorse necessarie per organizzare la manifestazione ad alto livello. Cadrebbero tutti i presupposti, e quindi è anche possibile che Miss Italia non si faccia a Jesolo nè da alcuna altra parte».

Questo lo stato dell'arte. Intanto a Jesolo è già polemica. Molti erano stati zitti, soprattutto all'opposizione, perché non sapevano come giudicare il colpo di Zoggia essendo ancora tante le incertezze. La lista civica Jesolo, di Daniele Bison, adesso affonda: «Non è vero che Miss Italia è a costo zero per gli jesolani, oltre ai 35.000 euro di sevice il Comune dovrà sborsare 100.000 euro il secondo anno, 150.000 il terzo e 200.000 il quarto, totale 590.000. Se questo è il prezzo che dobbiamo pagare per un evento in Streaming o su qualche TV locale sinceramente sono a dir poco perplesso».

A giorni ci sarà anche la festa dei nonni, dal 2 al 4 ottobre, e Bison si è scagliato anche contro i costi di questo evento, oltre 120 mila euro del Comune, criticando il fatto che siano stati sborsati tanti soldi per una manifestazione di cui non si sa nulla, senza previsioni di presenze, senza precedenti cui riferirsi. La maggioranza si rallegrava del fatto che fossero coinvolti media nazionali, ma non certo a costo zero.

Giovanni Cagnassi

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