Mirano, ragazzo investito sempre grave. La sindaca: «Usate il casco»

Primi segnali positivi per il 12enne travolto al semaforo di via Scortegara. Indagini della Polizia locale mentre il Comune sollecita l’uso delle protezioni

MIRANO. Restano gravi le condizioni del 12enne di Zianigo investito lunedì mattina in via Scortegara a Mirano. Si trova ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Padova, dov’è stato trasportato il elicottero. La famiglia e gli amici sono in appresione e, come capita sempre in casi del genere, occorrerà capire come in queste ore il giovane paziente riuscirà a superare le cure dei sanitari.

È in coma farmacologico, ha riportato diversi traumi, tra cui quello alla testa, nato dopo averla sbattuta contro il muretto di una casa.

Le indagini della polizia locale dell’Unione del Miranese stanno proseguendo; anche dal racconto dei testimoni, si sta cercando di capire cosa possa essere successo attorno alle 7.30, quando il ragazzino si stava dirigendo verso Mirano. Era in bicicletta e, giunto al semaforo a chiamata, ha attraversato la strada: era ancora rosso il quel momento? Di certo, lì c’era un furgone, condotto da un 24enne di Piombino Dese (Padova), F.L., che, appena sarebbe scattato il suo verde, ha innescato la marcia e ha iniziato ad avanzare verso Zianigo. Se lo è trovato davanti all’improvviso.

La velocità era molto bassa ma in quel momento è passato l’adolescente, che è stato urtato ed è finito a terra, nonostante il tenativo di frenata dell’autista. Purtroppo il giovane ciclista ha cozzato contro un muro, battendo violentemente la testa e facendo aumentare l’apprensione per il suo quadro clinico. Secondo alcuni testimoni sarebbe bastato un caschetto per evitare il trauma alla testa.

Quando sul posto sono giunti i soccorsi dall’ospedale di Mirano, subito ci si è resi conto della gravità e i medici hanno avvertito i colleghi di Padova. Il 12enne è stato elisoccorso e portato d’urgenza al pronto soccorso patavino epoi in terapia intensiva.

«Come mamma sono in ansia, e con me qualsiasi genitore», dice con un filo di voce la sindaca Maria Rosa Pavanello, «spero con tutta me stessa che il fatto che questo bambino si stazionario sia un segnale positivo».

«Come sindaca», continua, «voglio avviare un dialogo con le scuole per sensibilizzare i ragazzi e le famiglie all’uso del caschetto quando di va in bicicletta».




 

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