Mirano, mamma di due bambini muore a 43 anni

Sabrina Borsato, di Campocroce di Mirano, sconfitta da un tumore. «Aveva sempre il sorriso sulle labbra». Domani l’addio

MIRANO. Un’altra mamma sconfitta da un tumore nonostante una lunga lotta contro la malattia. Sabrina Borsato, di appena 43 anni, mamma di due bambini di 12 e 10 anni abitava a Campocroce, in via Caorliega, ma era originaria di Campodarsego (Padova), dov’è cresciuta e dove ancora abitano i genitori. Sabrina ha lottato per sconfiggere il cancro ma è stato tutto inutile. Le ultime settimane, poi, sono state ancora più difficili, con la malattia che si era fatta ancora più aggressiva.

La sua storia inizia nove anni fa, quando alla donna è diagnosticato un problema al seno. Dopo tutte le cure del caso riesce a superarlo e, come capita in casi simili, deve continuare a tenere sotto controllo la situazione. E la signora lo fa. Ma la malattia non è sparita del tutto, riappare dopo quattro-cinque anni colpendo le ossa. Ed è terribile. Sabrina Borsato, con la sua forza e quella dei familiari, prova a venirne fuori ancora. Stavolta, però, il destino è diverso dall’esperienza precedente.

Un paio di mesi fa, il quadro clinico è addirittura peggiorato, tanto da coinvolgere altre parti del corpo, la testa soprattutto. E arriva il ricovero all’ospedale di Mirano, per 43 giorni, da dove non farà più ritorno a casa. Lunedì il suo cuore ha smesso di battere.

«Una donna casa e famiglia» la ricorda il marito Marco Spolaore, 46 anni, elettricista al Consorzio di bonifica Acque Risorgive «sempre dedita ai nostri figli. Li ha seguiti ovunque, in tutto quello che facevano. E poi era molto credente, legata alla chiesa».

Borsato era originaria di Campodarsego, dove aveva lavorato in una legatoria fino a quando non era rimasta incinta per la seconda volta. A quel punto, diventava difficile gestire tutto con due figli piccoli. Nella frazione di Mirano era arrivata dopo il matrimonio – il marito proviene proprio da Campocroce – ma nel Padovano risiedono anche i fratelli della donna.

«È sempre stata attaccata alla sua famiglia» continua il marito «ed era una persona meravigliosa». Pure un’amica ricorda il sorriso della donna. «Mai avrebbe voluto lasciare così presto» dice «i figli e il marito. Era priva di cattiveria, un’anima semplice, guerriera e, come spesso accade, la vita si porta via i pezzi migliori. Quando le chiedevo come stava, mai mi ha risposto che stava male. Aveva sempre il sorriso sulle labbra».

Il funerale si terrà domani alle 9.30 nella chiesa di Campocroce, poi la salma sarà cremata. Oggi alle 20.30, nella stessa chiesa, sarà recitato il rosario. Oltre al marito Marco e ai figli Matteo di 12 anni e Stefano di 10, lascia i genitori Dino e Rosina, i fratelli Monica e Dennis, la nonna Esterina e i suoceri. 

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