Mirano, provocò la morte di un motociclista: patteggia 7 mesi
Nello schianto lungo via Cavin morì Alexandru Bogdan Furis, di Martellago, che stava andando al lavoro alla Speedline
Ha patteggiato una pena a 7 mesi per omicidio stradale, con la sospensione condizionale della pena, G. Z., 28 anni di Mirano , che ha causato la morte di Alexandru Bogdan Furis, un trentenne di Martellago che stava andando al lavoro in moto alla Speedline di Santa Maria di Sala.
Il 28 enne di Mirano l’11 settembre del 2023 mentre era alla guida della Ford Fiesta si è scontrato con Bogdan Furis che transitava lungo via Cavin di Sala in sella alla sua moto, una Ducati, mentre come ogni mattina si stava recando al lavoro. L’impatto è stato fatale al motociclista che è morto sul colpo. La procura ha imputato a G. Z. il mancato rispetto dei segnali di dare precedenza.
Il Pm Andrea Petroni aveva iscritto il miranese nel registro degli indagati imputandogli la colpa «di aver impegnato con la Ford Fiesta di cui era al volante via Cavin di Sala, provenendo da una strada laterale, via Bianchi, non rispettando la segnaletica orizzontale e verticale dl “dare la precedenza” e immettendosi senza la dovuta prudenza, in violazione delle norme stradali».
G.Z. dopo aver percorso via Bianchi si era immesso in via Cavin di Sala dapprima lentamente e poi con una più decisa accelerazione «senza dare la dovuta precedenza al motociclo». La vettura aveva tagliato la strada e travolto la moto causando caduta sull’asfalto del centauro e il suo decesso.
L’automobilista attraverso il proprio difensore, ha chiesto e ottenuto avanti il Giudice dell’udienza preliminare Carlotta Franceschetti di patteggiare la pena di sette mesi. Gli è stata pure inflitta la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente per un anno e quattro mesi. Alexandru Bogdan Furis era nato a Craiova, in Romania.
Giunto in Italia da bambino con la mamma Maria, nel 1999, aveva abitato a Maerne di Martellago in via Don Berti dove aveva frequentato le scuole elementari e medie, e dove aveva ancora tantissime amicizie. Da qualche anno si era poi trasferito in una palazzina di via Longhin a Olmo, dove viveva con il patrigno Renzo.
Diplomatosi all’istituto tecnico industriale Levi di Mirano, da circa dieci anni aveva trovato lavoro alla Speedline dov’era molto stimato da dirigenti e colleghi. I suoi genitori attraverso l’agenzia di infortunistica A3 sono stati risarciti dalla compagnia di assicurazione dell’auto. Si aspettavano una risposta anche in sede penale che ieri è arrivata.
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