Mirano, fermato con patente ritirata: seconda Porsche sequestrata
MIRANO. Già una volta gli è andata male. Due mesi e mezzo dopo, stavolta a Mirano, la scena si è ripetuta, sempre alla guida di una Porsche ma al volante non ci poteva stare. E gli è andata anche peggio.
Così, un uomo di 47 anni di Noale, è stato denunciato dai carabinieri e si è ritrovato l’auto nuova sequestrata.
La storia dell’uomo nasce a metà giugno scorso, quando aveva ingaggiato un inseguimento con i militari della Città dei Tempesta; la pattuglia dell’Arma gli aveva intimato l’alt ma lui, anziché fermarsi, ha pigiato sull’acceleratore della sua Porsche Carrera rischiando d’investire un sottoufficiale.
Si era diretto verso Mazzanzago, nel Padovano, convinto che i cavalli del suo motore seminassero le vetture delle forze dell’ordine. Ma ben presto ha scoperto che si era sbagliato.
Gli uomini della pattuglia dei carabinieri, infatti, non si sono dati per vinti e, nonostante il Porsche, dopo pochi minuti sono riusciti a rintracciarlo e a bloccarlo, capendo in un attimo perché avesse così tanta “fretta”: al suo fianco c’era un 43enne che teneva un bel po’ di droga a fini di spaccio.
Il Sebastian Vettel di turno, invece, era stato perciò condannato dal giudice a otto mesi con pena sospesa e obbligo di firma, per vari reati, tra cui l a resistenza a pubblico ufficiale. E la patente era stata revocata, mentre l’auto era stata posta sotto sequestro, lasciandolo malinconicamente a piedi.
Insomma, ce n’era abbastanza per tenerlo tranquillo per un po’. Invece, nonostante non potesse mettersi alla guida, non ha resistito alla voglia di farsi un bel giro. L’altra sera, il 47enne è tornato a scorazzare per il comprensorio, stavolta a Mirano e sempre al volante di un’altra Porsche nuova di zecca: evidentemente la sua passione.
Ma la sua faccia non era nuova per i carabinieri e per questo gli uomini dell’Arma hanno voluto vederci chiaro: la pattuglia lo ha fermato per un controllo.
I suoi documenti sono stati verificati e ovviamente dalla banca dati del ministero degli Interni è emerso del provvedimento a suo carico risalente a inizio estate e del fatto che la sua patente era stata ritirata.
Inutile raccontare lo stupore di chi lo ha fermato e soprattutto della gente che ha osservato la scena.
Anche questa volta la vettura di grossa cilindrata nuova di zecca è stata messa sotto sequestro e l’uomo, lasciato ancora una volta a piedi, è stato denunciato.
Ora per l’uomo rivedere la patente sarà davvero dura. E forse, prima di rimettersi alla guida, e soprattutto prima di comprarsi un’altra Porsche Carrera, ci penserà due volte. —
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