Mirano, derubati del cellulare vedono il selfie dei ladri

Mirano. Una coppia dopo essere stata alleggerita dello smartphone riceve una notifica su Google: era una foto scattata con il telefono da poco sparito
05/09/2015 Berlino. 55 IFA Fiera dell' Elettronica di consumo. Nella foto Huawei Mate S smartphone
05/09/2015 Berlino. 55 IFA Fiera dell' Elettronica di consumo. Nella foto Huawei Mate S smartphone

MIRANO. Rubano lo smartphone, poco dopo i proprietari vedono i selfie dei ladri su Google e le consegnano ai carabinieri. Rintracciarli non sarà facile, ma certo, se non è una sfida, i predoni rischiano di aver fatto la gaffe del secolo.

L’incredibile vicenda è capitata a una coppia di Mirano, derubata del cellulare lunedì a Fiesso d’Artico, in via Riviera. Poco dopo, una notifica di Google ha rivelato il volto di chi ne era entrato in possesso, o almeno dei suoi figli: la moglie del proprietario del cellulare ha infatti effettuato l’accesso da un pc e ha visto gli autoscatti che la famigliola del ciminale si era appena fatta con lo smartphone del marito. Le immagini immortalano due ragazzini, un maschio e una femmina, nel tipico atteggiamento da selfie. Forse i genitori hanno pensato di regalare la refurtiva ai figli o semplicemente i due ragazzini ne sono temporaneamente entrati in possesso. In ogni caso hanno combinato un mezzo guaio: i proprietari hanno subito portato le immagini ai carabinieri, che ora potrebbero avere qualche elemento in più per risalire agli autori del furto, anche se difficilmente i bambini sono rintracciabili, soprattutto se non sono del posto.

La coppia ha infatti parlato di una famiglia di nomadi, che avrebbero sottratto il cellulare al marito lunedì in Riviera del Brenta. «Lo abbiamo subito bloccato, ma prima del messaggio di conferma dell’operatore, il telefono ha memorizzato le nuove immagini», racconta la signora, «infatti il giorno stesso e quello dopo, i ragazzini si sono fatti dei selfie e perfino girati un video, poi è arrivato il blocco. Noi però abbiamo salvato tutto e portato le immagini ai carabinieri dai quali avevamo fatto denuncia di furto». Cos’è successo? In pratica il telefonino ha continuato a essere usato come niente fosse dopo il furto, registrando immagini e filmati sull’account Google del proprietario e archiviandole sull’applicazione Google Foto. Lo stesso proprietario ha potuto vederli poi da un altro dispositivo, prima che il telefonino venisse bloccato dall’operatore come richiesto. L’altro ieri i coniugi derubati hanno deciso di postare i selfie incriminati su Facebook, anche per mettere in guardia amici e conoscenti da quei volti, visto che potrebbero rubare ancora. «Oltre al danno anche la beffa», ha scritto la moglie del derubato, «prima ci rubano il cellulare e poi lo usano per farsi i selfie».

 

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