Mirano, campagna elettorale piena di attacchi personali

MIRANO. Il confronto si è acceso negli ultimi giorni. Per alcuni anche troppo tra Maria Teresa Pavanello e Alberto Semenzato
Maria Rosa Pavanello e Alberto Semenzato, in corsa a Mirano
Maria Rosa Pavanello e Alberto Semenzato, in corsa a Mirano

MIRANO. Il confronto si è acceso negli ultimi giorni. Per alcuni anche troppo. Il faccia a faccia dei giorni scorsi alle Acli, conclusosi anzitempo con il saluto burrascoso di Alberto Semenzato, ha lasciato spazio a uno strascico di polemiche sui social che non si era ancora visto nell’affollata campagna elettorale che si è conclusa. Pavanello stessa l’ha definita: «La peggiore da quando c’è l’elezione diretta del sindaco, piena di attacchi personali e fasulli». Si riferiva anche al primo turno, dove non sono mancate polemiche e querele e Semenzato, il suo ultimo ostacolo da superare verso la riconferma, non ha mancato di replicare: «È già una ex sindaco, che si fa forte glissando sulle domande. È ora di cambiare». Il punto è che il voto rischia di essere un flop di affluenza. Nessuno dei sei candidati esclusi, a parte il Movimento cittadini di Stefano Tigani che sponsorizza Semenzato, ha dato indicazioni di voto per l’uno o per l’altro candidato, in una sfida già anomala tra Pd e civiche (senza centro e parte della sinistra) da una parte e un monocolore Lega dall’altra.



Senza riferimento politico il centrodestra moderato, i centristi (l’Udc di Babato, diventata civica, che aveva abbandonato il centrosinistra), i 5 stelle, altre civiche: nonostante l’importante divario tra i due, l’obiettivo resta portare la gente a votare. Ultimi appelli ieri sera in piazza, con i tradizionali comizi di chiusura di Semenzato prima, e della Pavanello poi. (Filippo De Gaspari)
 

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