Miracolo a Caorle, la Chiesa non ci crede
CAORLE. Continua incessante e con grande sorpresa la coda di pellegrini che sta curiosando all’interno del santuario della Madonna dell'Angelo per vedere da vicino l’incredibile forma, molto probabilmente formatasi con il salso, che si trova ai piedi del famoso simulacro.
Prudenza da parte del sindaco Luciano Striuli. E non solo prudenza, invece, da parte della Chiesa, intesa come autorità ecclesiastica. Non crede assolutamente al miracolo. Don Francesco Marchesi, viceparroco giovane (37 anni) assistente di don Giuseppe Manzato e avvocato, ha commentato la presunta spettacolarizzazione che si sarebbe creata attorno al caso, sostenendo che «non si devono frequentare luoghi di culto solo per la presenza di figure che inducono alla curiosità, ma per una testimonianza di fede».
Don Marchesi, però, ha rilasciato un secco “no comment” alla notizia secondo cui la donna, che ha fotografato questa figura, sarebbe stata convocata dalla parrocchia per una testimonianza. Don Giuseppe Manzato non ha telefoni cellulari con sé e soprattutto è molto impegnato in parrocchia. Si attende una sua dichiarazione a breve, prima dei riti del triduo pasquale. Molte persone sono entrate al santuario anche ieri. Sinceramente ad alcuni fa male vedere che molti varcano la soglia del santuario soltanto per la curiosità della figura. Altri invece l’hanno già vista e accedono alla chiesa, disinteressandosene e pregando.
Ma è al vaglio la testimonianza di una persona, che sostiene che quella figura apparsa su quella facciata la settimana scorsa non c’era affatto. «Per me è proprio un miracolo», sostiene l’uomo, un caorlotto verace, «vengo al santuario ogni giorno; e francamente non mi era mai capitato di vedere qualcosa di simile». Sarà un caso o è un miracolo? È suggestione o qualcosa di più, che sfugge alla vita terrena? Non è però l'unico evento, non spiegabile, o casuale, che si verifica e che ha a che fare con la Madonna dell’Angelo. Le coincidenze su fenomeni in apparenza non normali sono numerose. Tutto cominciò negli anni Venti con il famoso furto sacrilego che provocò l’incredibile rogo in cui la vecchia statua della Madonnina venne bruciata e distrutta.
È la settimana santa e la foto con la figura a forma di Madonna (o rovesciata a forma di Tau) secondo un fedele sarebbe comparsa nei giorni più importanti per i praticanti cattolici. «È la settimana santa», conclude don Marchesi, «e la gente va a pregare la Madonna. Questa è una cosa bella», conclude, «il vero segnale è la conversione del cuore». (r.p.)
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