«Mira, se il sindaco sarà condannato scatterà la sua non candidabilità»

Il deputato M5S Cozzolino distingue tra i casi di Alvise Maniero e Pizzarotti, primo cittadino di Parma Replica del Pd: «Uno è già rinviato a giudizio, l’altro solo indagato. Tra i grillini decide solo il capo»

MIRA. «Il caso del sindaco di Mira Alvise Maniero non è paragonabile in alcun modo a quello del sindaco di Parma Federico Pizzarotti. A Mira non tratta infatti di un procedimento giudiziario in corso per un atto amministrativo, come a Parma. Se arrivasse una condanna di primo grado però, coerentemente alle regole che ci siamo dati, scatterebbe l’incandidabilità di Maniero». A dirlo è il deputato del Movimento 5 Stelle della zona, Emmanuele Cozzolino, che cerca di rispondere alle polemiche.

L’ex vicesindaco Gabriele Bolzoni si è chiesto come mai il sindaco Alvise Maniero, che a differenza del suo collega di Parma Federico Pizzarotti, non solo è già stato raggiunto da un avviso di garanzia, ma è stato anche rinviato a giudizio e il processo è pure già cominciato, non sia stato sospeso dal Movimento. I deputati del Pd Michele Mognato e Andrea Martella rincarano la dose: nel Movimento 5 Stelle la democrazia è un optional, e uno solo, cioè Belle Grillo, vale più di tutti.

Parma e Livorno, i precedenti e le decisioni
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La vicenda giudiziaria che vede implicato il sindaco di Mira è quella del processo per lesioni colpose nei confronti di Giovanni Zecchini, il ragazzino che la sera del 19 luglio del 2012 era salito sul tetto della piscina comunale ed era caduto all’interno della vasca vuota per la rottura di un lucernaio. Il giovane è invalido al 100%. A marzo sul banco degli imputati sono già stati chiamati il sindaco Alvise Maniero, Marino Vanzan (gestore della piscina comunale), Roberto Cacco (dirigente dei Lavori pubblici del Comune Mira), Nicoletta Simonato (presidente Commissione Vigilanza locali di pubblico spettacolo di Mira), imprenditori e progettista. L’accusa è lesioni colpose aggravate da inosservanza delle regole antinfortunistiche.

«Maniero informò subito il M5S», dice Cozzolino, « Se sarà condannato non sarà più candidabile».

Per i deputati del Pd Michele Mognato e Andrea Martella invece: «Si tratta di un fatto che denota come i processi di democrazia all’interno del M5S siano scarsi o assenti. In assenza di meccanismi e regole certe, prevale la decisione del singolo. Decisione che ha dei criteri di valutazione spesso difformi da quelli della pura oggettività».Insomma, fanno capire i deputati Pd, se si è antipatici a Grillo non si dura a lungo nel Movimento .

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